Esito del tampone arriva in ritardo, vigile del fuoco positivo va al lavoro: test anche ai colleghi

È tornato dalla Sardegna, si è recato all'ospedale e si è messo in fila per il tampone. Esito: positivo asintomatico. La risposta però gli è stata comunicata tardi e lui, Vigile del Fuoco in servizio alla caserma di piazza Francesco Vivona all'Eur, è andato al lavoro. La notizia è riportata da la Repubblica in un articolo a firma di Laura Barbuscia: secondo quanto riportato, l'uomo – un 50enne che era stato in vacanza in Sardegna – era convinto di essere negativo. Dalla Asl gli avevano comunicato che se fosse stato positivo l'esito del tampone sarebbe arrivato in giornata. I risultati sono però arrivati il giorno successivo, quando l'uomo si era già recato al lavoro, convinto di non aver contratto il coronavirus.
Positivo al coronavirus va al lavoro: tampone ai colleghi
"Dopo aver aspettato due ore in fila è stato rassicurato dagli operatori che qualora fosse risultato positivo sarebbe stato contattato in giornata – ha dichiarato Riccardo Ciofi, segretario generale Fns Cisl a la Repubblica – Ma la telefonata non è mai arrivata". Quando il giorno dopo il pompiere ha saputo di essere positivo ha lasciato immediatamente la caserma, che è stata sottoposta a sanificazione. Insieme a lui c'erano quattro colleghi che sono stati posti in isolamento per precauzione e sottoposti a tampone, come da prassi in questi casi. "I tempi sono lunghi – conclude Ciofi – Ci vorranno fino a quattro giorni. In questi casi una risposta più rapida sarebbe utile". Al momento non è noto se i colleghi dell'uomo siano positivi o meno. Le risposte ai tamponi arriveranno nelle prossime ore. Le condizioni del pompiere positivo, invece, non destano preoccupazione.