Emanuela Orlandi, blogger indagato per favoreggiamento: controlli scattati dopo un post online

Ha pubblicato due post in un gruppo dedicato alla verità sul caso di scomparsa di Emanuela Orlandi e, qualche giorno dopo, gli investigatori lo hanno raggiunto nella sua abitazione per perquisirla e sequestrare il suo pc portatile. È quanto accaduto ad un noto blogger di circa cinquanta anni ciociaro, che ora risulta essere indagato per favoreggiamento dalla Procura della Repubblica presso il tribunale di Roma, direzione distrettuale antimafia.
Il blogger avrebbe condiviso delle notizie su una vicenda che riguarderebbe proprio Emanuela Orlandi citando le iniziali di una sua fonte. Le notizie sono state scritte all'interno di un gruppo sui social network e riguardano la ragazzina.
Perché il blogger ciociaro risulta indagato
Dopo aver visionato i post riportati dal blogger, sono scattati i controlli. L'autorità giudiziaria ha disposto le perquisizioni sia personale che domiciliare a carico del cinquantenne: gli investigatori si sono messi alla ricerca di elementi utili alle indagini riaperte due anni fa, oltre a cercare informazioni e documenti sulla vicenda della quindicenne e sulla pubblicazione o diffusioni di notizie sul caso di scomparso, avvenuto ormai più di 40 anni fa.
Nel frattempo l'avvocato che difende il cinquantenne, Luigi Tozzi, ha sottolineato l'estraneità ai fatti del suo assistito, rivendicandone la libertà di espressione sui fatti ci cronaca. Ora il cinquantenne, però, risulta essere stato iscritto nel registro degli indagati dalla Procura della Repubblica presso il tribunale di Roma, direzione distrettuale antimafia.
Le indagini sul caso Orlandi: tre inchieste aperte
Attualmente sono tre le inchieste aperte sul caso di scomparsa di Emanuela Orlandi. Nel 2023 sono state riaperte le indagini dalla Procura di Roma e aperte, per la prima volta, sul caso, anche in Vaticano. Nel 2024, invece, si è aggiunta anche la commissione bicamerale d'inchiesta, che coinvolge membri del Parlamento sul caso.
Prima del 2023, se in Vaticano non erano mai scattati aggiornamenti, non si può dire lo stesso nella Procura di Roma. La scomparsa di Emanuela Orlandi, infatti, è stata oggetto di una prima indagine, fra il 1983, quando la ragazzina era appena scomparsa, e il 1997 e poi di una seconda, fra il 2008 e il 2015, scattata dopo le parole di Sabrina Minardi sul presunto coinvolgimento della Banda della Magliana sul rapimento di Orlandi. Entrambe, però, sono state chiuse senza successo.
La nuova inchiesta continua, invece, da circa due anni, con forte collaborazione almeno di quella aperta in parlamento. La riapertura, così come l'apertura in Vaticano, è arrivata dopo numerose richieste da parte della famiglia Orlandi che, intanto, ha raccolto del materiale successivamente presentato agli inquirenti. Nel frattempo, però, non è ancora stata trovata alcuna verità sul caso che riguarda Emanuela Orlandi, scomparsa, oltre 40 anni fa, in quel terribile pomeriggio del 22 giugno 1983.