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Elezioni amministrative 2023

Elezioni Fiumicino, Baccini: “Ma quale cambiamento? Città ferma da anni e senza guida autorevole”

Mario Baccini, ex parlamentare, ministro e vice presidente del Senato, è il candidato sindaco del centrodestra alle elezioni comunali di Fiumicino. Sfiderà il vicesindaco uscente, Ezio Di Genesio Pagliuca.
A cura di Enrico Tata
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Mario Baccini, ex parlamentare, ministro e vice presidente del Senato, è il candidato sindaco del centrodestra alle elezioni che si terranno a Fiumicino domenica 14 e lunedì 15 maggio. Sfiderà il candidato del centrosinistra, Ezio Di Genesio Pagliuca, che è stato vicesindaco di Esterino Montino, il primo cittadino uscente.

Quali sono le tre principali priorità per la città di Fiumicino? 

L'esigenza di un pronto soccorso e di un ospedale di prossimità, un'ospedale di 40 posti letto con pronto soccorso e una rianimazione, realizzato e cofinanziato con la Regione Lazio.

La seconda questione riguarda l'arrivo della ferrovia a Fiumicino. Per questo realizzeremo un percorso di metropolitana leggera che colleghi tutto il litorale, 24 chilometri di costa.

Il terzo pilastro riguarda la riprogettazione dell'edilizia scolastica con nuovi criteri di sostenibilità e green. Fiumicino è la città che in proiezione cresce più di tutte le città in Italia e ha una comunità giovane che ha bisogno di scuole di ogni ordine.

Quali sono invece le azioni che metterebbe in atto nei primi 100 giorni, in caso di vittoria?

Riguardando il decentramento amministrativo e il decentramento fiscale. Dobbiamo avvicinare i cittadini alla pubblica amministrazione e ai servizi della pubblica amministrazione. Attualmente così non è, dal momento che da una parte all'altra del comune ci vuole un'ora di macchina e i servizi non sono distribuiti su tutto il territorio del comune. In secondo luogo, intendiamo redistribuire gli oneri fiscali per garantire il decoro in tutta la città, con servizi ad hoc di manutenzione ordinaria e straordinaria.

Un altro tema riguarda il brand della città, oggi considerata solo un'estrema periferia di Roma. Dobbiamo creare un'agenzia comunale per la promozione del turismo a livello nazionale internazionale e mettere in campo azioni per ridare a Fiumicino quella dignità di città che ad oggi non ha.

La città è cambiata in questi dieci anni? È migliorata in qualcosa?

Questa è la propaganda di sinistra. Fiumicino è cambiata in cosa? Forse nei palazzi… e hanno costruito senza fare opere pubbliche a sostegno delle iniziative edilizie. Scuole e trasporti sono in tilt, la ferrovia non esiste, la sanità non funziona, non sono stati realizzati ponti. Lei mi dica quali sono le cose che hanno cambiato. Questo fa parte della propaganda, ma se uno ci pensa, tutte le cose essenziali della città non funzionano.

Sul tema dell'erosione della costa l'amministrazione Montino come ha lavorato? Voi che proponete?

Il tema dell'erosione della costa ovviamente non è attribuibile al sindaco o alla giunta. Quello che mi rincresce, però, è la perdita di opportunità. Serve una amministrazione autorevole e capace, che possa guardare oltre l'ordinaria amministrazione. Noi abbiamo perso l'appuntamento con il Pnrr, questo è un comune che è fuori controllo da oltre due anni: andavano richiesti finanziamenti su progetti strutturali e importanti su questo tema e invece i progetti sono andati tutti a fondo. Proporrò un progetto per tutti i 24 chilometri di costa, in collaborazione con il sindaco di Ladispoli e di Cerveteri. Un progetto di ampia portata a tutela d tutta la costa.

Governo di centrodestra, Regione amministrata dal centrodestra, un'opportunità per voi in caso di vittoria…

Un opportunità straordinaria. Amo dire che si sono allineati i pianeti e si possono portare a casa risultati straordinari, per trasformare Fiumicino e portarla al livello di altre città importanti, avendone tutte le caratteristiche, e parlo di Miami, Barcellona, Amsterdam. Noi abbiamo anche il Tevere, la parte agricola, una flotta pescherecci di primo livello, siti archeologici importantissimi. Tutto questo deve essere collegato a un'azione amministrativa forte e autorevole per una città che vuole sganciarsi da Roma. Non possiamo dipendere da Roma, ma dobbiamo diventare una città e per questo abbiamo bisogno, per esempio, di una tenenza dei carabinieri, un tribunale, l'ospedale…

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