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Covid 19

Ecco la app che serve a prenotare il posto per lo smart working nei bar di Roma

Nibol è una start up ideata nel 2018 da Riccardo Suardi e la app, che fino a poco tempo fa funzionava solo a Milano, è attiva da ottobre anche a Roma: serve, in pratica, come spiega l’ideatore a Fanpage.it, a prenotare una postazione per lo smart working o per lo studio all’interno di un bar della Capitale.
A cura di Enrico Tata
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Nibol è una start up ideata nel 2018 da Riccardo Suardi e la app, che fino a poco tempo fa funzionava solo a Milano, è attiva da ottobre anche a Roma: serve, in pratica, a prenotare una postazione per lo smart working o per lo studio all'interno di un bar della Capitale. Tramite una mappa della città è possibile selezionare il bar scelto e selezionare una fascia oraria di un determinato giorno per prenotare la propria postazione. Sempre più persone hanno dovuto, per necessità legate al coronavirus, trasformare la propria casa nel loro ufficio e in questo senso la app Nibol si pone l'obiettivo di fornire una soluzione alternativa ai lavoratori.

L'ideatore ai gestori dei bar: "Fatevi conoscere come luoghi per lavorare"

Spiega l'ideatore: "Se vuoi farti conoscere come locale puoi decidere  anche di non mettere una consumazione obbligatoria per i clienti, mentre altri bar hanno impostato la consumazione obbligatoria. Questo vuol dire che l'utente non pagherà per lo spazio, ma semplicemente andrà ad acquistare una consumazione tramite l'app di Nibol. Meno persone in questo periodo vanno in ufficio e quindi poi vanno a pranzo nei vari bar e ristoranti. Ai gestori vogliamo dire: fatevi conoscere come luogo per lavorare, basta che hai una buona connessione wi-fi, delle prese, dei tavoli comodi e noi ti promuoviamo come locale adatto allo smart working".

Il titolare di un locale: "Per noi servizio utile a farci conoscere"

Alcuni bar della Capitale stanno già provando questo servizio: "Abbiamo avuto un piccolo riscontro sia di studenti che frequentano l'università e vivono qui in centro e lavoratori, avvocati, commercialisti, notai e anche alcune associazioni. Il turismo è molto calato e per questo abbiamo cercato di allargare la nostra clientela. Cerchiamo di aiutarci a vicenda: chi ha necessità di lavorare in smartworking e a casa non può, magari per mancanza di connessione, e chi come noi può utilizzare questo servizio come vetrina, per farci conoscere", ha raccontato ai microfoni di Fanpage.it il gestore di un bar in zona Viminale.

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