31 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Dopo lo sciopero della fame studenti ricevuti da rettrice: “Non soddisfatti, mobilitazione continua”

Gli studenti della Sapienza sono stati ricevuti dalla Rettrice Antonella Polimeni. Un incontro che però non ha soddisfatto i ragazzi: “Ha alzato l’ennesimo muro”.
A cura di Enrico Tata
31 CONDIVISIONI
Immagine

Dopo tre giorni di sciopero della fame, incatenati al Rettorato dell'Università La Sapienza di Roma, gli studenti sono stati ricevuti dalla Rettrice Antonella Polimeni. Un incontro che però non ha soddisfatto i ragazzi, che hanno annunciato il proseguimento della protesta. Lo sciopero della fame non sarà interrotto, le tende non saranno smontate e continueranno i turni per portare avanti le rivendicazioni.

In un comunicato diffuso in serata, gli studenti hanno fatto sapere di non essere soddisfatti dal colloquio avuto con Polimeni: "Se è stato possibile varcare finalmente le porte del Rettorato e portare la voce di centinaia di studenti e studentesse, la Rettrice ha però innalzato l'ennesimo muro sulla richiesta di un incontro pubblico con tutti e tutte per discutere nel merito delle rivendicazioni di recidere gli accordi con Israele e l'industria bellica".

Proseguono gli studenti: "Eppure la Rettrice parla scegliendo di rappresentare una comunità che in realtà non è totalmente allineata con le sue posizioni. Crediamo quindi nella necessità di rilanciare il percorso di boicottaggio in ogni dipartimento e ogni facoltà perché non può passare incontestata la scelta della Rettrice e della Governance di Ateneo di essere complici del genocidio e delle guerre in corso in tutto il mondo".

Martedì scorso si sono registrati scontri tra forze dell'ordine e studenti, che sono stati caricati dagli agenti di polizia. Due ragazzi sono stati arrestati e oltre 20 agenti sono rimasti feriti. Dopo i fatti di martedì, gli studenti hanno deciso dii cominciare uno sciopero della fame e si sono incatenati sotto al Rettorato dell'ateneo romano.

Ai microfoni di Fanpage.it la consigliera regionale di Polo Progressista Alessandra Zeppieri ha commentato così la protesta dei ragazzi alla Sapienza: "Stanno facendo l’unica cosa possibile quando si parla di conflitti: prendere parte. Cullarsi nell’illusione, infatti, che sia giusto mantenersi neutrali è un pensiero pericoloso che allontana dal giusto esercizio democratico e dallo schierarsi per difendere un ideale, un concetto, un popolo. Lo sciopero della fame è il loro unico modo di portare all’attenzione un dissenso che altrimenti non avrebbe spazio e sarebbe relegato, come sempre accade quando si parla di temi a loro cari, a “ragazzate” da un mondo che non è pronto a dargli il giusto spazio.

31 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views