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Disabile cade con la carrozzina alla stazione Ostiense: “Davanti alla rampa auto Atac e voragine”

La denuncia di Dario Dongo a Fanpage.it: “Un incubo quotidiano, una paralimpiade del trasporto pubblico: questo è ciò che sono costretti a vivere i disabili a Roma”.
A cura di Alessia Rabbai
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Dover prendere un treno e non riuscirci, essere costretti a chiedere aiuto ad estranei e addirittura rischiare di farsi male. Succede a Roma, quando si ha mobilità ridotta, ma si vuole essere autonomi, trovandosi a dover affrontare una battaglia quotidiana con i mezzi di trasporto pubblico. Com'è accaduto mercoledì scorso 11 maggio a Dario Dongo, avvocato e fondatore dell'associazione Egalité, che si sposta sulla sedia a rotelle e intorno alle 10 doveva prendere un treno per Fiumicino. La stazione di Roma Ostiense, terza nella Capitale per importanza dopo Termini e Tiburtina, ha solo uno scivolo per consentire il passaggio dalla strada al marciapiede, una rampa che si trova in un angolo di Piazzale dei Partigiani, accanto ai bidoni della spazzatura, dove spesso ci sono veicoli in sosta e davanti alla quale da mesi si è formata una grossa buca.

"L'accesso allo scivolo era reso impossibile da un'automobile dell'Atac, che impediva ad una persona sulla sedia a rotelle di potersi avvicinare. Dovevo entrare in stazione e prendere il treno, ma mi è stato impedito di farlo in sicurezza e in completa autonomia". Dongo alla vista della grossa buca e dell'automobile parcheggiata davanti alla rampa non si è arreso e ha provato a salire sul marciapiede: "Sono caduto e ho rischiato di farmi male". Soccorso da un gruppo di turisti spagnoli, che lo hanno aiutato a rimettersi sulla sedia a rotelle, ha cercato i dipendenti Atac che hanno parcheggiato l'auto davanti allo scivolo: "Si sono scusati, ma non ci sono giustificazioni". Poi ha raggiunto l'ascensore che avrebbe dovuto portarlo sulla banchina: "Non funzionava, ho cercato un manutentore, che ha dato due pugni sulla porta facendolo aprire e mi ha spiegato che c'è una cellula fotoelettrica che ogni tanto ‘si incanta' – continua – ma è possibile che le persone sulla sedia a rotelle, i genitori di bambini in carrozzina, gli anziani, i turisti con valige a Roma debbano vivere un incubo quotidiano, una paralimpiade del trasporto pubblico?".

Dongo ha ricordato che: "L'eliminazione delle barriere architettoniche è prescritta in Italia da oltre 40 anni, ma le stazioni ferroviarie in Italia continuano ad essere ancora per il 90 per cento inaccessibili. Dongo attraverso Fanpage.it ha già denunciato precedenti episodi in cui per spostarsi in città utilizzando i mezzi di trasporto pubblico ha dovuto ricorrere all'aiuto dei passanti e una volta è stato addirittura portato in braccio, mentre in un altro frangente ha dovuto scendere le scale della metropolitana con la sedia a rotelle per raggiunegere la banchina, rischiando di rotolare giù e di farsi veramente del male. "Con Gualtieri nulla è cambiato, negli anni si sono succeduti sindaci di tutti i colori, ma abbiamo sempre una città inaccessibile".

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