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Detenuto in fuga a piedi nudi sull’asfalto bollente riesce ad evadere in ospedale

È accaduto a Roma, all’ospedale Santo Spirito, dove Giuseppe Calò era stato trasferito dal carcere romano di Regina Coeli per una tac. L’uomo è riuscito a seminare gli uomini della sicurezza scappando a piedi sull’asfalto bollente.
A cura di Redazione Roma
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Si chiama Gianluca Calò, a quarantasei anni, ed è evaso durante una visita all'ospedale Santo Spirito di Roma. L'uomo, detenuto nel carcere di Regina Coeli, ha approfittato del ricovero per scappare dopo aver indossato un paio di jeans e una camicia rubati da un armadio del reparto. Le telecamere di videosorveglianza lo hanno immortalato mentre corre, a piedi nudi sull'asfalto bollente, inseguito da due addetti alla sicurezza. Quello che non si vede nelle telecamere è che alla fine Calò ce l'ha fatta, ha seminato i suoi inseguitori e ora è latitante. Nelle ore successive gli agenti della Penitenziaria e dalla Polizia di Stato hanno passato al setaccio tutta l'area circostante l'Isola Tiberina, ma l'uomo è riuscito a far perdere immediatamente le proprie tracce.

L'uomo è in attesa di giudizio per il reato di rapina aggravata, ed era stato trasferito dal vicino carcere romano di Regina Coeli per eseguire una Tac. Un'occasione che al 46enne originario di Mesagne, i provincia di Lecce, deve essere sembrata un'irripetibile possibilità per mettere in scena la sua fuga.

A rendere noto l'episodio è stato la Fns Cisl Lazio, per voce del segretario Massimo Costantino che punta il dito sulla mancanza di personale a Regina Coeli: “Manca il 26% del personale di polizia penitenziaria, ossia 130 unità”. A commentare l'evasione anche la Uilpa con il segretario Gennaro De Fazio, segretario generale di Uilpa polizia penitenziaria: “Da tempo denunciamo le gravi criticità del sistema penitenziario e, in particolare, quelle del carcere di Regina Coeli, anche correlate a turni di piantonamento ospedalieri di durata di gran lunga superiore a quella contrattualmente prevista”.

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