Denisa Adas forse rapita da una banda e torturata: la mamma indagata per aver mentito

L'inchiesta sulla scomparsa di Maria Denisa Adas a Prato arriva a una svolta: probabilmente è stata rapita e torturata da una banda di rumeni assoldati da un avvocato. E a far approfondire questa pista agli inquirenti è stata proprio la mamma della 30enne, indagata per false dichiarazioni al pubblico ministero. In altre parole, per aver mentito e in particolare per avere omesso informazioni decisive per le indagini.
La misteriosa telefonata dell'avvocato alla mamma
Il dettaglio in questione è una telefonata avvenuta subito dopo la scomparsa della figlia. Un avvocato avrebbe contattato la donna su un telefono secondario, non dichiarato dalla signora ai pm, ma che in seguito è stato scoperto e sequestrato dai carabinieri durante una perquisizione nella sua abitazione a Roma. E sul dispositivo, in effetti, risulta uno scambio telefonico tra questo legale e la donna. Una telefonata nascosta agli inquirenti dalla madre di Maria Denisa, probabilmente per paura di ritorsioni.
Le amiche di Denisa: "L'hanno presa, le hanno fatto del male"
A rivelare questo contatto è stata una testimone, un'amica di Denisa interrogata lo scorso 21 maggio. La ragazza, ritenuta credibile dagli investigatori, ha riferito come Maria Denisa probabilmente sia stata rapita da una banda di connazionali e, forse, torturata e seviziata. Al momento non ci sono riscontri su queste rivelazione.
Stando a quanto si apprende, l'avvocato in questione avrebbe contattato la madre di Denisa e le avrebbe detto che sua figlia è viva, ma tenuta in ostaggio. Si sarebbe offerto come mediatore per il rilascio. Secondo l'amica, tuttavia, questo legale sarebbe un ex cliente rifiutato, che non avrebbe accettato la fine del rapporto e avrebbe cercato di costringere la 30enne in tutti i modi ad avere una relazione con lui. "L’hanno presa. Le hanno fatto del male. Le hanno buttato giù tutti i denti", avrebbe raccontato l'amica agli inquirenti, stando a quanto riporta il Messaggero.
L'avvocata della madre: "È un grosso equivoco"
Secondo una delle avvocate che difendono la madre della ragazza, la ricostruzione della procura sarebbe il frutto di un "grosso equivoco". L'avvocato che ha telefonato alla madre sarebbe un conoscente di lunga data della donna e avrebbe ipotizzato che Maria Denisa possa essere stata rapita da una banda di rumeni. Ma non sarebbe in alcun modo coinvolto nella vicenda.