Decine di gatti sulle piste dell’aeroporto di Fiumicino: “Pericolo per aerei, dal Comune disinteresse totale”

Sulle piste dell'aeroporto di Fiumicino vivono decine di gatti. Ogni giorno la loro presenza costituisce un pericolo per se stessi per il rischio di essere schiacciati da mezzi in movimento, ma anche per gli aerei. Una vicenda che Fanpage.it aveva già raccontato a febbraio scorso, a distanza di mesi e di vari tavoli convocati da Città Metropolitana la situazione non è cambiata.
Ne torniamo a parlare in concomitanza del primo volo di linea dimostrativo di Ita Airways da Linate ha Roma, che ha trasportato a bordo due cani di grossa taglia. Mentre all'aeroporto di Fiumicino i cani volano, a terra resta l'emergenza gatti. Ma torniamo indietro: Città Metropolitana come soggetto facilitatore fra enti ha istituito vari tavoli tra Comune di Fiumicino e Aeroporti di Roma, per fronteggiare l'emergenza gatti. In poche parole si tratta di un'ottantina di mici che vivono sparpagliati nello scalo tra le piste e i capannoni. Il Comune di Fiumicino aveva individuato alcune aree all'interno del proprio territorio in cui trasferirli e dove localizzare una colonia felina. Della realizzazione se ne farebbe carico Aeroporti di Roma. Fatti i sopralluoghi e individuata la zona però, oggi a distanza di mesi non c'è ancora nulla di fatto.
"Siamo molto contenti che l'aeroporto di Fiumicino sia uno scalo preso come riferimento per sancire una svolta importante di civilità, ossia quella di permettere ai passeggeri di portare i cani in viaggio in cabina – commenta con Fanpage.it Rocco Ferraro, consigliere capitolino Lista Civica Gualtieri Sindaco e delegato Animali e Ambiente della Città Metropolitana – Rimaniamo perplessi però per l'incoerenza politica del ministro Matteo Salvini, che ci auguriamo possa sollecitare l'amministrazione di Fiumicino per sbloccare la questione delle decine di gatti sulle piste, che ci sono ancora e che rappresentano un pericolo per loro stessi e per gli aerei".
Le associazioni animaliste hanno iniziato le catture, ma si sono fermate perché, non essendoci risposte certe sulla disposizione dell'area per la colonia felina, non sapevano dove i gatti sarebbero andati a finire una volta spostati. A spiegarlo Simonetta Novi, animalista storica romana e consigliera civica VIII Municipio: "Stiamo parlando di decine di gatti inadottabili, forastici, inselvatichiti. Anche la loro cattura richiede tanta competenza e fatica. I trentacinque già tolti dalle piste sono da mesi chiusi nelle gabbie, in stallo presso i volontari o presso un canile privato convenzionato, e per gatti così schivi e refrattari al contatto umano questo rischia di configurarsi come un maltrattamento. Per questo la realizzazione dell'oasi felina protetta è così urgente: per il loro benessere e per la sicurezza e protezione dei circa 80 ancora sulle piste".
"Città Metropolitana – ribadisce il consigliere Ferraro – non può fare altro che sollecitare il Comune di Fiumicino affinché conceda l'area individuata per permettere ad Aereoporti di Roma di cominciare i lavori. Speriamo che lo slancio animalista di Matteo Salvini faciliti questo percorso e che sensibilizzi ulteriormente l'amministrazione di Fiumicino a muoversi".