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Guerra in Ucraina

Dall’Ucraina a Roma la piccola Sofia, ferita a Kiev: “Unica superstite della sua famiglia”

La presidente della onlus che ha chiesto il suo ricovero a Roma: “La bambina è stata già operata ed ha riportato danni motori e psicologici in quanto il fratellino è deceduto, alla sua presenza nello stesso scontro a fuoco”.
A cura di Enrico Tata
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La piccola Sofia è arrivata ieri sera al San Raffaele Pisana di Roma dopo un lungo viaggio in ambulanza in compagnia della nonna. È la prima bimba ferita nella guerra in Ucraina che arriva in una struttura sanitaria della Capitale. Stando a quanto si apprende, è stata colpita da proiettili di arma da fuoco a Kiev e nello stesso scontro a fuoco ha perso il fratello e altri familiari. Il ricovero nel nostro Paese è stato chiesto dalla onlus Prosma ‘Amici per la pelle', che informa che la 13enne è stata operata ed è ricoverata tuttora nel reparto di Neuro Riabilitazione dell'ospedale romano.

"La bambina è stata già operata ed ha riportato danni motori e psicologici in quanto il fratellino è deceduto, alla sua presenza nello stesso scontro a fuoco. La richiesta è motivata dalla presenza di un'equipe multidisciplinare, altamente qualificata, che potrà esserle d'aiuto", ha spiegato la presidente dell'onlus Liliya Palashchuk Sobrin.

Il bollettino del San Raffaele: "E' stabile, ha una tetraparesi per ferite da arma da fuoco"

Sofia, 13 anni, "presenta una tetraparesi, prevalente a destra, esito di ferite da arma da fuoco, le principali in sede cervicale e cranica, subite mentre era in macchina con tutta la sua famiglia, e lei è ad oggi l'unica superstite. Le sue condizioni sono stabili". Amalia allocca, direttore sanitario dell'Irccs San Raffaele Roma, spiega che "la rete di solidarietà degli ucraini presenti a Roma ci aiuta costantemente nella traduzione di messaggi rivolti a lei ed alla nonna che ci consentono di effettuare le necessarie terapie, e di ascoltare i suoi bisogni, materiali e psicologici".

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