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Dall’Oceano Atlantico a Ostia: il granchio blu invade il litorale laziale

Il granchio blu è stato avvistato anche ad Ostia: questa specie, che arriva dall’Atlantico, rappresenta un rischio per l’ecosistema del Mediterraneo.
A cura di Beatrice Tominic
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I granchi blu stanno invadendo le acque del mar Mediterraneo: sono sempre di più gli esemplari avvistati lungo il litorale laziale. I primi sono stati visti nella zona fra Fregene e Focene a fine settembre del 2021, ma a meno di un anno di distanza gli avvistamenti sono aumentati anche in altre zone costiere del litorale romano come quelle di Ladispoli e, con gli ultimi avvistamenti, ad Ostia. La specie, originaria dell'Oceano Atlantico, si trova nei litorali del Canada, degli Stati Uniti e dell'Argentina dove è consumato a scopo alimentare e, generalmente, vive nei mari tropicali.

Non è escluso che, una volta arrivata nel mar Mediterraneo, abbia trovato un luogo favorevole grazie all'aumento delle temperature che ha colpito il Mare nostrum: secondo gli studi del progetto CareHeat, finanziato dall'Agenzia Spaziale Europea (Esa) e a cui partecipano Cnr ed Enea, nel periodo fra il 1985 e il 2005 la temperatura sarebbe aumentata di 5 gradi, con picchi superiori ai 23.

L'arrivo dei granchi blu nel Mediterraneo

I granchi blu ormai si trovano con facilità  nel mar Mediterraneo, soprattutto nelle Valli di Comacchio e lungo le coste marchigiane e abruzzesi, ma fino allo scorso settembre non erano ancora mai stati visti nella costa tirrenica. Il loro arrivo nelle acque del Mare nostrum, probabilmente, si deve alle navi provenienti dall'Atlantico, che potrebbe averne trasportato le larve, cresciute in un mare che, come dimostrano gli studi presentanti in precedenza, gode delle temperature ideali per la sua prolificazione. Il granchio blu, crostaceo di grosse dimensioni, generalmente vive nei fondali sabbiosi e si nutre di  specie importanti per il nostro mare, come vongole, ostriche, ma anche dei pesci impigliati nelle reti: sono molti i rischi che può causare al nostro ecosistema e alle specie che ci vivono.

"Nel delta del Po hanno addirittura aperto la pesca per cercare di debellare questa specie. Ma è una specie a dinamica esplosiva, esponenziale. Quindi ci aspettiamo grandi numeri, a prescindere che li peschiamo o meno", ha spiegato del Centro Mare Radio Corrado Battisti, che si occupa del Monumento naturale Palude di Torre Flavia.

I granchi blu a Ladispoli

A nord della cittadina, il monumento naturale "Palude di Torre Flavia", già da circa una settimana, è stato preso d'assalto dai granchi reali blu o granchi azzurri. Il problema maggiore è che questa specie possa indebolire quelle autoctone, come tutte le specie considerate aliene per l'ecosistema: le grandi dimensioni di questi crostacei aggiungono un rischio maggiore.

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