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Adescavano donne sole tramite chat: 9 arresti. Il pericolo delle truffe affettive

In manette otto cittadini nigeriani e una donna italiana. Avrebbero sottratto alle loro vittime più di 400.000 euro fingendosi un ufficiale dell’esercito americano di stanza in Siria. Le circuivano in chat e dopo averle fatto credere a una storia d’amore, convincevano le vittime a versare somme di denaro ingenti.
A cura di Redazione Roma
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Si facevano passare per un generale americano, Larry Brooks, per estorcere denaro a inconsapevoli vittime. Donne sole che venivano adescate in quelle che le forze dell'ordine chiamano "truffe affettive". I truffatori utilizzavano un account Facebook di un ufficiale cinquantenne dell'esercito degli Stati Uniti, che cominciava a tessere la sua tela in chat. Ma dietro si celava un call center in Nigeria.

Secondo l'indagine le vittime in quattro anni, tra il 2018 e il 2021, hanno versato oltre 400.000 euro all'uomo che però non esisteva e che giurava di amarla. Donne spesso oltre i sessant'anni, che in alcuni casi non hanno denunciato perché quella relazione online era intrattenuta di nascosto dal coniuge, o più spesso sole. In otto però si sono fatte avanti quando si sono rese conto di essere state raggirate.

Le indagini della Polizia Postale hanno portato all'arresto di Pasqualina Napoletano, 56enne di Formia, e di sette cittadini nigeriani residenti a Roma che, grazie alla loro partita Iva, intascavano i bonifici e i versamenti diretti a Larry Brooks. Lo schema era più o meno sempre lo stesso: i flirt in chat si trasformavano in vere e proprie relazioni sentimentali a distanza per le donne, che poi si facevano convincere da quell'uomo che non esisteva a versargli anche ingenti somme di denaro con varie scuse, con la promessa di raggiungerle in Italia e cambiare insieme vita.

Per realizzare il profilo del militare, il gruppo criminale aveva rubato le immagini di Andrew Brooks, un avvocato residente negli Stati Uniti che a sua volta aveva denunciato il furto d'identità. Nelle foto anche il figlio dell'uomo, che veniva presentato alle donne adescate come Elvis. Il personaggio del figlio, inserito spesso nello schema del raggiro, in alcuni casi stava male ed era bisognoso di cure (da qui il bisogno di denaro) oppure si mostrava desideroso di una nuova figura materna nella sua vita. Il motivo principale addetto per chiedere denaro alle donne e convincerle a versarlo era la possibilità di pagare una buona uscita al governo americano, così da lasciare il servizio e congiungersi con l'amata in Italia.

In uno dei casi la vittima, residente in provincia di Frosinone, versava quasi tutta la sua pensione all'uomo, mettendo in allarme i parenti preoccupati di vedere la loro congiunta rapita dalle promesse, tanto che proprio i suoi congiunti si sono rivolti alle forze dell'ordine: "Non aveva neanche più i soldi per mangiare".

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