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Critiche su spot con ‘porca puttena’, Banfi: “Col sugo con quel nome ho sfamato 2mila poveri romani”

Il Moige ha criticato lo spot di Lino Banfi con l’espressione ‘porca puttena’, ma nessuno, ha ricordato il comico pugliese, “si è lamentato quando ho sfamato, con il sugo che porta proprio quel nome, oltre 2mila senza tetto romani. Quando l’ho detto all’Elemosiniere del Papa, lui si è fatto una risata”.
A cura di Enrico Tata
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Ben duecentosettanta chili di orecchiette e 500 vasetti di sugo piccante ‘porca puttena' per i poveri di Roma, un piatto caldo per oltre 2500 persone. Un regalo che Lino Banfi ha fatto lo scorso anno ai senzatetto della Capitale, in difficoltà, ancora di più, a causa della crisi sanitaria dovuta alla pandemia da coronavirus. Quando ha proposto quella donazione, ha spiegato l'attore pugliese nel corso di un'intervista rilasciata a Chi, nessuno si è lamentato del colorito nome del sugo, quel ‘porca puttena' inserito quest'estate in uno spot pubblicitario della Tim e che invece, questa volta, è stato duramente contestato dal Moige (Movimento Italiano Genitori). "In quell'occasione ho contattato l'elemosiniere del Papa e a lui ho spiegato il progetto di offrire 2.000 piatti di pasta con il mio sugo a chi aveva bisogno. Prima però l'ho avvisato: ‘Eminenza, guardi che questo ha un nome un po' piccante. Se lo è fatto dire, si è fatto una bella risata. E alla fine con il mio sugo abbiamo sfamato tante persone", ha dichiarato Banfi. Per il comico l'espressione "è un gioco, fa ridere, per noi pugliesi è come ‘ostrega' per un veneto, non c'è volgarità. Non capisco queste polemiche".

Le critiche del Moige allo spot con ‘porca puttena' di Tim

Il ‘porca puttena' di Oronzo Canà, il personaggio di Banfi protagonista del film ‘L'allenatore nel pallone', è stato giudicato "di cattivo gusto e volgare" dall'associazione. Quella frase, si legge nel comunicato diffuso dal Moige, "rende sgradito lo spot alle famiglie e ai minori". Per il momento, nonostante le polemiche e le proteste dei genitori, non risulta alcun provvedimento del Giurì dell’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria o del Comitato Media e Minori.

Lino Banfi, tuttavia, continua a dirsi stupito delle critiche alla sua colorita ‘espressione', utilizzata dal suo personaggio, Canà, che non riesce a guardare le partite a causa di un problema con l'antenna. L'attore ribadisce che il sugo ‘porca puttena', amatissimo dai clienti della sua orecchietteria, è stato utilizzato per sfamare i senzatetto di Roma e nessuno ha battuto ciclo per il nome. Spiegò all'epoca con queste parole il senso dell'iniziativa: "Prima che scoppiasse l'emergenza coronavirus, avevamo acquistato una grande quantità di sughi già pronti per il ristorante, come il sugo ‘porca putténa', alla puttanesca, molto amato dai clienti. Purtroppo l'attività è ferma e allora abbiamo pensato di regalarli. Così ho chiesto aiuto ad un mio amico prete, don Sergio Mercanzin, molto vicino all'elemosiniere del Papa. Il sugo farà da condimento alle tradizionali orecchiette, regalando un pasto caldo ai senzatetto e alle persone che si trovano in difficoltà", aveva detto Banfi, spiegando di essersi fatto mandare da Barletta ben 270 chili di orecchiette.

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