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Costringe la moglie a partecipare a club di scambisti: 48enne a processo per maltrattamenti

Un ristoratore romano di 48 anni è finito sotto processo accusato di maltrattamenti in famiglia: dal 2015, infatti, avrebbe controllato costantemente gli spostamenti e il telefono di sua moglie e l’avrebbe costretta a partecipare a club di scambisti.
A cura di Beatrice Tominic
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Un uomo di 48 anni è finito sotto processo per maltrattamenti in famiglia. Il 48enne, ristoratore romano, infatti, come spiegato nel capo di imputazione, avrebbe costruito "un rapporto di vera dipendenza portando la persona offesa a non essere in grado di avere una vita sociale normale ed autonoma".

In un articolo pubblicato oggi su Il Messaggero, infatti, quella del 48enne con sua moglie, una donna di circa venti anni più giovane di lui arrivata in Italia dalla Moldavia dopo averlo conosciuto, sarebbe stata una relazione tossica. Approfittando del primo periodo a Roma, quando la donna ancora non conosceva bene la lingua italiana, il marito ha in iniziato a seguirla costantemente e a controllarla, diventando aggressivo ogni volta che riceveva qualche telefonata, anche soltanto di lavoro.

I club di scambisti e le offese per il pancione

Oltre ad accompagnarla ovunque e a controllarle il cellulare, però, il 48enne l'avrebbe costretta anche a  frequentare club di scambisti, secondo lui necessari per favorire il benessere della coppia. Stando a quanto dichiarato dalla giovane, però, alcune delle persone che partecipavano agli incontri di gruppo avrebbero anche frequentato la loro casa: si sarebbe anche accorta della presenza di alcuni profili creati a suo nome con foto e video in alcune chat di incontri. La donna avrebbe accettato ogni richiesta del marito per paura di essere lasciata: i maltrattamenti da parte del 48enne, però, non sarebbero finiti qui.

Una volta rimasta incinta della loro figlia, infatti, il ristoratore l'avrebbe offesa e umiliata spesso per il suo aspetto fisico, anche davanti ad amici e conoscenti, portandola ad essere infelice durante quei 9 mesi di attesa.

La relazione si conclude in tribunale

Si erano conosciuti nel 2014 in Moldavia, il Paese d'origine della ragazza, durante un viaggio del ristoratore romano: l'anno dopo i due hanno deciso di sposarsi e di trasferirsi a vivere insieme in Italia. La separazione è arrivata nel 2020 e, nella giornata di ieri, è arrivato l'epilogo nel tribunale a Roma, a piazzale Clodio. Ai maltrattamenti subiti mentre stavano ancora insieme, però, la donna ha denunciato la "malsana gelosia" da parte del ristoratore romano "accusando la donna di avere relazioni con altri uomini, sottoponendola a un regime di vita di sofferenze", anche davanti alla bambina di tre anni. Proprio per questa ragione, analizzati i comportamenti dell'uomo, la donna, rappresentata dal pm Mario Pesci, lo accusa di maltrattamenti in famiglia.

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