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Confermata la condanna a due anni per lo stalker di Giorgia Meloni

Condannato anche in appello lo stalker di Giorgia Meloni. Dovrà scontare due anni in carcere più uno in una Rems. “Non conosco né ho mai visto quest’uomo, ma a causa sua la mia vita è cambiata. Ho paura per me e per mia figlia, non dormo più” , raccontò Meloni nel corso di un’udienza a gennaio.
A cura di Enrico Tata
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I giudici della prima sezione penale della Corte d'appello di Roma hanno condannato la condanna nei confronti dell'uomo accusato di stalking contro la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni. Raffaele Nugnes è stato condannato a due anni di reclusione più uno di ricovero una Rems, Residenza per l'esecuzione della misura di sicurezza. Anche i giudici di primo grado avevano riconosciuto per lui il vizio parziale di mente e per questo al termine dei due anni di reclusione dovrà trascorrerne un anno all'interno di una Rms. Stando a quanto ricostruito dal pm titolare delle indagini, l'uomo aveva scritto minacce e diffamazioni contro Meloni sulla propria pagina Facebook. L'esponente di Fratelli d'Italia, tuttavia, aveva raccontato in aula di essere venuta a conoscenza della faccenda solo dopo essere stata avvertita in merito dalla digos. "Sono molto soddisfatto che anche la Corte di Appello abbia riconosciuto la fondatezza delle nostre argomentazioni", ha commentato il legale di Meloni, l'avvocato Urbano Del Balzo.

La vicenda dello stalker di Giorgia Meloni

Lo stalker è stato condannato in primo grado il 22 maggio 2020, sentenza che, come detto, è stata confermata anche in appello. I periti chiamati a valutare lo stato mentale di Nugnes, avevano rilevato un vizio parziale di mente, ma avevano anche messo nero su bianco che l'imputato "è una persona pericolosa, affetta da un disturbo delirante e con una capacità di intendere e di volere grandemente scemata".

Meloni raccontò in aula: "Non dormo più, ho paura per mia figlia"

"Non conosco né ho mai visto quest'uomo, ma a causa sua la mia vita è cambiata. Ho paura per me e per mia figlia, non dormo più" , raccontò Meloni nel corso di un'udienza a gennaio. E ancora: "Lui diceva che gliel'ho strappata, che la bambina era sua, che prima o poi sarebbe venuto a riprendersela a Roma. Vivo spesso fuori casa e il mio stato d'ansia è enormemente cresciuto, perché ho dovuto prendere particolari cautele. Non bastava più la baby sitter per controllare mia figlia". Nugnes è stato arrestato dalla Digos il 31 luglio 2019.

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