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Come funziona la nuova truffa sui siti di annunci: romani derubati al bancomat con le Postepay

La truffa è stata messa a segno centinaia di volte, sfruttando la piattaforma di vendite e annunci ‘Subito.it’. Con questo stratagemma, decine di cittadini della Capitale sono stati derubati.
A cura di Enrico Tata
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L'operazione che ha portato alla confisca dei beni di un clan rom attivo a Roma è stata denominata ‘Gialla e Nera'. Si riferisce a una truffa online che l'organizzazione criminale aveva ideato e messo a segno centinaia di volte, sfruttando la piattaforma di vendite e annunci ‘Subito.it'. Con questo stratagemma, decine di cittadini della Capitale sono stati derubati.

In pratica, i finti venditori venivano contattati da finti acquirenti, a cui proponevano un inusuale metodo di pagamento per i beni oggetto dell'annuncio: il cosiddetto prelievo S.O.S., che permette di autorizzare una persona di fiducia a fare prelievi di contanti presso tutti i bancomat abilitati. In altre parole, gli acquirenti, attraverso particolari procedure, autorizzavano i venditori a prendere i contanti al bancomat, sfruttando questo codice S.O.S. che permette, anche senza tessera fisica, di prelevare soldi dal conto intestato alla vittima. Spiegando telefonicamente la procedura alle ignare vittime, li convincevano a recarsi al bancomat, ma in realtà attraverso le operazioni concordate ricaricavano inconsapevolmente le carte Postepay dei malviventi.

Il gruppo criminale, hanno ricostruito le indagini, si serviva di numerosi intestatari fittizi per le utenze telefoniche e per le carte Postepay utilizzate per la truffa, nonché di una schiera di ragazzi, che avevano il compito di recarsi fisicamente ai bancomat per prelevare e scaricare le Postepay appena ricaricate dalle vittime.

I complici venivano ‘telecomandati' dai leader del clan tramite Whatsapp e Telegram, ricevendo indicazioni e screenshot delle carte da utilizzare, che venivano denominate ‘Gialla' e ‘Nera' (come la colorazione delle carte Postepay). Con i pin da associare e l'indicazione delle somme da prelevare, i giovani complici del clan mettevano a segno operazioni ripetute nell'arco di poche ore e presso diversi sportelli bancomat.

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