Colpi di pistola e una bomba nel giardino di due pensionati, paura a Lavinio: indagini in corso, un arresto

Spari, colpi di arma da fuoco e un ordigno rudimentale esploso nel giardino di una casa a Lavinio. È quanto si sono trovati a vivere due coniugi pensionati lo scorso luglio. Dopo i fatti, la coppia ha sporto denuncia e sono scattate le indagini da parte dei carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Anzio, coordinate dalla Procura della Repubblica di Velletri.
Nel corso degli ultimi mesi i militari hanno svolto approfondimenti che hanno portato all'arresto di un uomo di 38 anni, residente ad Anzio, gravemente indiziato dei reati di tentato omicidio, atti persecutori e fabbricazione e detenzione di congegni esplosivi improvvisati. Per lui è scattata la misura di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Velletri.
La bomba e gli spari in giardino
I fatti, come anticipato, risalgono allo scorso luglio quando un ordigno artigianale (IED) è stato fatto esplodere all'interno dei giardino dell'abitazione di due coniugi, due pensionati di 73 e 64 anni circa. L'esplosione ha provocato diversi danni materiali e ha messo a rischio l'incolumità delle persone che si trovavano al suo interno. Prima di questo violento episodio, però, c'erano già stati dei precedenti violenti. Colpi d'arma da fuoco di piccolo calibro, infatti, sono stati esplosi contro l’autovettura e l’abitazione delle vittime.
L'indagine in corso, cosa è emerso: il giallo sul movente
Una volta scattata l'indagine è stato possibile individuare l'uomo come presunto autore di una serie di episodi intimidatori commessi ai danni dei due pensionati. A carico del trentottenne sono stati raccolti diversi elementi. I militari, chiamati a svolgere gli approfondimenti, hanno visionato tutti i filmati di videosorveglianza della zona.
Non è chiara ancora la ragione per cui l'uomo avrebbe agito: a collegarlo alla coppia di pensionati, come appreso da Fanpage.it, soltanto un legame di conoscenza risalente a diversi anni fa con il figlio dei due pensionati che, sebbene risulti ancora residente con i genitori, ha cambiato domicilio da tempo.
Le prove a suo carico e l'arresto
A queste prime prove si sono aggiunte ulteriori indagini tecniche e servizi di osservazione e pedinamento, fino a una perquisizione domiciliare durante la quale sono stati sequestrati materiali di rilevanza investigativa. Analisi balistiche e scientifiche hanno infine permesso di confermare la natura artigianale dei dispositivi, classificati come manufatti esplosivi di produzione illecita e non omologata.
A carico del trentottenne è scattato l'arresto: l'uomo è stato trasferito presso la Casa Circondariale di Velletri, a disposizione dell’autorità giudiziaria.