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Chi è il 28enne che ha truffato un’anziana malata ed è stato arrestato dopo le storie su Instagram

È finito in carcere per estorsione pluriaggravata in concorso Emanuele Donato Pirro, un 28enne che ha truffato e derubato un’anziana malata di Alzheimer portandole via 50mila euro. Se ne è vantato nelle storie di Instagram.
A cura di Alessia Rabbai
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Ha truffato un'anziana malata di Alzheimer, facendo finta di essere un maresciallo dei carabinieri e l'ha derubata di ben 50mila euro. Ma gli agenti della Polizia di Stato sono risaliti alla sua identità, lo hanno rintracciato, arrestato e portato in carcere. Autore del raggiro è un ventottenne, Emanuele Donato Pirro, con precedenti e già noto alle forze dell'ordine per episodi simili. A tradirlo è stato anche il suo vantarsi sui social network, un comportamento, che ha permesso agli inquirenti di risalire a lui. Delle storie pubblicate su Instagram lo immortalano mentre, soddisfatto del colpo, fa il segno della vittoria con le dita davanti all'obiettivo dello smartphone. Gli agenti della Polfer lo avevano fermato a febbraio scorso su un treno, dopo aver derubato un'anziana nel Nord Italia. Aveva ancora il bottino con sé.

Secondo le infomazioni apprese il ventottenne ha preso di mira l'anziana che abita in zona Porta Pia, una settantatreenne affetta da un principio di Alzheimer. L'episodio risale al 10 gennaio scorso ed è avvenuto al centro di Roma. "Sono un maresciallo dei carabinieri, deve consegnarmi 14mila euro". Con una scusa è riuscito a convincere la donna che avrebbe dovuto dargli i soldi. Lei si è fidata, credendo veramente di trovarsi davanti ad un militare dell'Arma e ha obbedito. Nei suoi confronti il giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Roma ha disposto la misura di custodia cautelare per il reato di estorsione pluriaggravata in concorso.

Come funziona la truffa del finto maresciallo e dell'incidente mai avvenuto

Quando la donna, grazie all'aiuto del figlio, si è accorta di essere stata truffata, ha sporto denuncia in commissariato. Ha raccontato di aver ricevuto una telefonata da un fantomatico maresciallo dei carabinieri che le ha detto: "Sua figlia ha investito e ferito gravemente una donna. Finirà in carcere, se non dà subito all'avvocato 14mila euro. Verrà il legale a suonarle alla porta per agevolarle la cosa, deve solo consegnargli i soldi e sua figlia sarà libera". Ma l'anziana, spaventata e al tempo stesso preoccupata per sua figlia, ha risposto che i soldi che chiedeva non li aveva.

Poco dopo il telefono ha squillato una seconda volta, a chiamarla un uomo che si spacciava per l'avvocato: "Guardi, se non ha contanti vanno bene anche gioielli e orologi. Tra poco arriva un uomo a casa sua, dia tutto a  lui". A suonare al citofono era un giovane, che ha preso dalla donna soldi e preziosi, per un valore complessivo di circa 50mila euro e se n'è andato, facendo perdere le proprie tracce. Le immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza di zona hanno permesso agli investigatori di risalire a Pirro.

La Polizia indaga su truffe fatte in varie città d'Italia

Pirro aveva messo a punto un piano d'azione ben collaudato. Non si muoveva da solo, ma veniva aiutato da alcune persone, sulle cui tracce cercano di risalire i poliziotti. Farebbero parte di un gruppo dedito alle truffe, originario di Forcella, zona che si trova nel centro storico di Napoli. Secondo quanto emerso finora dal lavoro degli investigatori avrebbero messo a segno colpi in varie città d'Italia, spostandosi di volta in volta dal capoluogo campano, da Nord a Sud della Penisola. Grazie ai bottini ricavati con le truffe i presunti autori autori riuscivano a togliersi costosi sfizi, che ostentavano sui social network.

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