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Chi è Francesco Le Foche, l’immunologo ‘ottimista’ aggredito da un paziente nel suo studio

Tra gli esperti che hanno contribuito a spiegare la pandemia, Francesco Le Foche è stato definito “l’ottimista”. Oggi è stato aggredito all’interno del suo studio. Non rischia la vita, ma le sue condizioni sono definite critiche.
A cura di Enrico Tata
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È ricoverato in gravi condizioni al policlinico Umberto I l'immunologo Francesco Le Foche, aggredito da un suo paziente di 36 anni all'interno dello studio privato in via Po a Roma, dove esercita attività di extramoenia. Il medico non rischia la vita, ma ha riportato ferite gravi al volto e all'occhio. Le sue condizioni vengono definite critiche.

Francesco Le Foche è docente di Reumatologia all'Università La Sapienza di Roma. È specialista in in Allergologia, Immuno-Infettivologia e Immunologia cliniche.  Formato professionalmente presso l'istituto di Malattie Infettive e Tropicali del Policlinico Umberto I, lavora come dirigente medico del Day Hospital di immunoinfettivologia. Come detto, ha anche uno studio privato in via Po. Stando a quanto si apprende, il paziente che lo ha aggredito è affetto da un'infezione alla colonna vertebrale e ha accusato il medico romano di aver sbagliato terapia.

Nato a Sezze in provincia di Latina nel 1957, il dottor Le Foche è apparso diverse volte in televisione negli ultimi anni a causa del suo impegno nella lotta contro il Covid-19. L'aggressione, ribadiamo, non è collegata al coronavirus, ma a una presunta cura sbagliata in relazione a un'infezione alla colonna vertebrale.

Francesco Le Foche è inoltre un esperto di malattie autoimmuni quali l’artrite reumatoide, il lupus e la fibromialgia.

Tra gli esperti che hanno contribuito a spiegare la pandemia, è stato definito "l'ottimista":

"Definizione che non mi dispiace, lo confesso. Ho semplicemente provato a trasferire alla gente un messaggio positivo fondato sull’osservazione clinica e scientifica del fenomeno sindemico, cioè di una pandemia che coinvolge e destabilizza tutte le nostre certezze sociali, accompagnandolo con un sorriso. Sono abbastanza persuaso che, soprattutto quando l’angoscia diventa una tenaglia opprimente e l’insicurezza scava solchi nelle anime della gente, una faccia buia che ti dice cose cupe aggiunge un elemento superfluo di stress. (…) E’ una visione, la mia, che poggia su solide basi scientifiche. Ho una certezza assoluta nella scienza".

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