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Abusi su paziente, la difesa del primario Richeldi: “Violenza? Solo poco più di un tentato bacio”

Il professor Richeldi ha chiesto il patteggiamento in merito all’accusa di abusi sessuali da parte di una sua paziente. Il 3 luglio il giudice deciderà se accettare o meno la richiesta.
A cura di Simona Berterame
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Luca Richeldi, primario del Gemelli
Luca Richeldi, primario del Gemelli

L'ipotesi accusatoria contro il professor Luca Richeldi? Poco più di un tentativo di bacio. Parola della sua avvocata Ilaria Barsanti, attraverso una nota diffusa a 24 ore dall'esplosione mediatica della vicenda. "Per questo motivo la Procura ha accettato il patteggiamento con pena pecuniaria, peraltro sospesa. Inoltre, tale ipotesi accusatoria, già smentita dal professor Richeldi, non è supportata da prove – si legge nella nota – Ci saremmo difesi in maniera convinta e determinata in un processo ma abbiamo preferito proporre questa soluzione, utilizzando una libertà processuale voluta dal legislatore per consentire all’indagato di non sottoporsi ad un processo per anni, con conseguente grave danno psicofisico e reputazionale".

La denuncia

Facciamo un passo indietro. Una paziente del professor Richeldi, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Pneumologia del Policlinico Gemelli, lo ha denunciato, raccontando che il medico l'avrebbe molestata toccandola in modo inopportuno e tentando di baciarla, nonostante la sua resistenza. Il primario ha chiesto, tramite il suo legale, di patteggiare ed ha ottenuto il via libera del pubblico ministero.

La vicenda giudiziaria

Il giudice dell'udienza preliminare di Roma oggi avrebbe dovuto esprimersi riguardo alla richiesta di patteggiamento già approvata dal pm, ma ha deciso di rinviare al 3 luglio la decisione. Un rinvio deciso per  verificare la possibilità chiesta dalla difesa di patteggiare una pena pecuniaria di 49mila euro, alla luce dell'entrata in vigore della legge Cartabia.

Fra le pene accessorie proposte, c'è in ballo anche la partecipazione "a un percorso di recupero, da definire con l'Istituto di Psichiatria e Psicologia della Fondazione Gemelli". All'udienza di oggi il medico ha offerto un risarcimento di 10mila euro, che la parte offesa ha però rifiutato. Alla prossima udienza il giudice dovrà quindi decidere se applicare la pena richiesta, su cui la Procura si è già espressa con un parere positivo, o rigettarla.

La risposta della paziente

Non si è fatta attendere la risposta di Valentina (nome di fantasia ndr.), la paziente che ha denunciato e portato in tribunale il professor Richeldi. "Mi umilia, sentir dire che si sia trattato di un solo bacio e non di un aggressione sessuale, all’interno del Policlinico Gemelli, nello studio dell’imputato, come ben fotografato nella richiesta di rinvio a giudizio formulata dalla Procura di Roma , in cui viene contestata la violazione dell’art. 609 bis I comma cp aggravato dall’art. 61 n11 che comporta l’aumento di pena di un terzo". Le fa eco anche la sua avvocata Ilenia Guerrieri che aggiunge: "Sminuire un fatto grave, come fotografato nella richiesta di rinvio a giudizio, è una ulteriore umiliazione per la mia assistita e per tutte le donne, che con coraggio e dolore, denunciano. Il GIP di Roma non ha accolto la proposta di patteggiamento così come formulata. Ricordiamo infine che per il nostro ordinamento anche un solo bacio senza consenso è violenza sessuale".

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