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Cavalli, Rolex e una villa di lusso: maxisequestro per imprenditore di Roma legato alla Banda della Magliana

Sequestro da 1,5 milioni di euro per un uomo romano di 41 anni, sospettato di attività illecite e riciclaggio. Dichiarava come un normale imprenditore ma aveva una vita di lusso fra auto, orologi Rolex e cavalli da corsa. Aveva rapporti con narcotrafficanti e con un noto esponente della ‘Banda della Magliana’.
A cura di Francesco Esposito
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Foto da Polizia di Stato
Foto da Polizia di Stato

Una vita di lusso, auto di alta gamma, cavalli da gara e orologi da collezione. Ma dietro quel tenore scintillante, secondo la Questura di Roma, si nascondeva un patrimonio costruito su attività illecite, rapporti con la criminalità e riciclaggio. È finito così nel mirino della Divisione Anticrimine un uomo di 41 anni, imprenditore residente nel quartiere Fleming, già noto alle forze dell’ordine per i suoi legami con ambienti del narcotraffico a Guidonia e per aver avuto rapporti economici e finanziari con un noto esponente della “Banda della Magliana”.

Maxisequestro da 1,5 milioni: una società, auto, moto e tre cavalli

L’obiettivo dell'operazione era quello di colpire i patrimoni di origine criminale e restituire all’economia legale spazi liberi dalle infiltrazioni dei clan. Il Tribunale di Roma ha, quindi, disposto il sequestro di beni per circa un milione e mezzo di euro. 

Nel dettaglio, è stata sequestrata una società che si occupava di intermediazione di manodopera e faceva da tramite tra grande distribuzione e produttori agricoli. Ma gli agenti hanno messo i sigilli a diverse auto e moto di lusso, tre cavalli di cui uno da corsa e impiegato in gare nazionali e circa 220mila euro in contanti trovati tra l’abitazione e una delle vetture del 41enne. Sequestrati anche orologi di lusso, tra cui vari Rolex e un rarissimo Daytona Paul Newman, il cui valore da solo si aggira sulle centinaia di migliaia di euro.

Imprenditore 41enne con una vita di lusso

L'uomo era già stato colpito da un decreto di confisca preventiva poi diventata definitiva, ma avrebbe continuato a lavorare e accumulare ricchezze in maniera illecita per poi reinvestirle nella sua nuova società del campo ortofrutticolo. Il provvedimento di sequestro è stato emesso in quanto il 41enne è stato ritenuto un "soggetto pericoloso".

Gli agenti di polizia hanno potuto anche toccare con mano la grande disparità fra il patrimonio dichiarato alle autorità e quello veramente a disposizione dell'uomo e della sua famiglia. Mentre sulla carta figurava come un normale imprenditore, nella realtà il 41enne conduceva una vita di vero e proprio lusso. Abitava in una villa di pregio tra Collina Fleming e Ponte Milvio, viaggiava spesso all’estero, vestiva solo con abiti di alta modo e noleggiava auto top di gamma. Poteva anche permettersi di iscrivere i figli in costose scuole private.

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