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Aggiornamenti sul caso Emanuela Orlandi

Caso Orlandi, la poliziotta in commissione: “Ecco cosa mi ha detto Minardi su Emanuela, De Pedis e Marcinkus”

Convocata in commissione bicamerale d’inchiesta sul caso Orlandi e Gregori Giovanna Petrocca vice dirigente della squadra mobile quando Sabrina Minardi fece riaprire le indagini sulla scomparsa di Emanuela.
A cura di Beatrice Tominic
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A sinistra Sabrina Minardi, a destra Emanuela Orlandi.
A sinistra Sabrina Minardi, a destra Emanuela Orlandi.
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Continuano le audizioni in commissione bicamerale d'inchiesta sui casi di scomparsa di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori dopo che, nei giorni scorsi, Fanpage.it ha svelato che le ossa umane ritrovate al San Camillo non appartengono alla quindicenne scomparsa il 22 giugno 1983.

Ricevuta oggi Giovanna Petrocca, vice dirigente della squadra mobile della Questura di Roma dal 2007 al 2009. Il suo intervento, di cui in parte è stato chiesto lo svolgimento in modalità segreta, ha riguardato soprattutto le parole di Sabrina Minardi. È stata Petrocca, infatti, a raccogliere le testimonianze e i racconti di Minardi a seguito dei quali è stato possibile riaprire le indagini sul caso, nel 2008.

"L'abbiamo cercata per anni – ha spiegato Petrocca ai membri della commissione – Quando abbiamo scoperto dove si trovava siamo andati a sentirla. Non ci aspettava e non è stata lei a chiedere un incontro", ha spiegato nel corso di una breve introduzione non secretata la poliziotta, ricevuta dopo che lei stessa ha chiesto di essere convocata.

Caso Orlandi, l'audizione della poliziotta Petrocca: "Minardi non ci aspettava"

Nel corso dell'introduzione pubblica, la poliziotta ha spiegato che, contrariamente a quanto sembrava emerso in un primo momento, non è stata Minardi a decidere di raccontare i fatti relativi alla scomparsa della quindicenne vaticana, sparita nel nulla il 22 giugno 1983. "Non ci aspettava, non ha chiesto lei l'incontro e non sapeva che saremmo andati a sentirla – ha spiegato Petrocca – L'abbiamo colta di sorpresa".

Enrico De Pedis.
Enrico De Pedis.

Secondo il racconto di Petrocca, gli agenti le avevano chiesto se, nel periodo della relazione sentimentae con Enrico De Pedis avesse avuto qualche informazione sul sequestro Orlandi. Dopo essersi assicurata che sarebbe stato un colloquio informale, ha iniziato a raccontare. "E poi siamo stati noi a restare sorpresi – ha spiegato Petrocca – Non soltanto conosceva la vicenda Orlandi, ma ci ha raccontato che lei stessa era stata partecipe di questo rapimento: De Pedis, all'epoca latitante, l'aveva incaricata di spostare la ragazza da una macchina all'altra e poi da una zona di Roma all'altra".

Sabrina Minardi nel 2008: "Una donna fragile"

Nel corso dell'intervento ha precisato, però, che all'epoca Minardi era una persona fragile. "Si trovava in una comunità nel Salernitano. L'abbiamo trovata in condizioni di salute pessime, con una fragilità psicologica evidente. Per questo le sue dichiarazioni non sono da prendere per oro colato. Ma sono qualcosa", ha sottolineato.

Un giorno, secondo quanto le ha raccontato Minardi, De Pedis le avrebbe dato appuntamento al Gianicolo. Dopo essere arrivato lui con il suo autista, sarebbe arrivata un'altra automobile, una Renault 5, guidata da una signora che lei conosceva. A bordo ci sarebbe stata una ragazza che dalla Renault sarebbe stata fatta salire nella Bmw di De Pedis per trasporla in un terzo veicolo, una Mercedes di colore scuro, dove ad aspettarla ci sarebbe stata un sacerdote.

A sinistra Emanuela Orlandi, a destra monsignor Paul Marcinkus.
A sinistra Emanuela Orlandi, a destra monsignor Paul Marcinkus.

Il sequestro ordinato dal cardinal Marcinkus a De Pedis

"Lo ha chiamato sequestro. Ha detto che secondo lei a ordinare a De Pedis di rapire Emanuela Orlandi era stato cardinal Marcinkus, che all'epoca era presidente dello Ior". È stato a questo punto che l'audizione è stata fatta proseguire in modalità segreta.

Prima, però, il presidente della commissione, il senatore Andrea De Priamo, ha voluto precisare che la commissione non aveva escluso la convocazione di Sabrina Minardi che, nel frattempo, è morta. "L'avremmo convocata dopo un attento lavoro di studio della documentazione e previa verifica del suo stato di salute", ha aggiunto. L'auspicio è che l'audizione di Petrocca possa aver illuminato punti ancora bui o comunque poco chiari della vicenda.

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