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Aggiornamenti sul caso Emanuela Orlandi

Caso Orlandi, la commissione trova un appunto inedito di Emanuela: “Risale al mese prima della scomparsa”

Una nuova pista per la commissione bicamerale d’inchiesta sui casi Orlandi- Gregori potrebbe aprire un nuovo scenario sulla sparizione di Emanuela.
A cura di Beatrice Tominic
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Emanuela Orlandi.
Emanuela Orlandi.
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Mentre si continua a scavare alla Casa del Jazz dove, secondo alcuni, oltre ai resti del giudice Paolo Adinolfi potrebbero trovarsi anche quelli di Emanuela Orlandi, dalla commissione bicamerale d'inchiesta per la scomparsa della quindicenne vaticana e di Mirella Gregori, hanno fatto sapere che è potrebbe essere presto aperto un nuovo filone d'indagine. O, in alternativa, potrebbero presto arrivare nuovi elementi a quelli già esistenti.

Secondo gli accertamenti della commissione, presieduta dal senatore Andrea De Priamo, le nuove indagini sul caso, svolte anche con la collaborazione del Ros dei carabinieri, hanno portato al ritrovamento di un appunto scritto proprio da Emanuela Orlandi. Si tratterebbe di un appunto inedito scritto dalla quindicenne vaticana risalente a un mese prima della sua scomparsa. A renderlo noto è stata l'agenzia di stampa Ansa, che ha raccolto le dichiarazioni di De Priamo.

Il senatore Andrea De Priamo a sinistra ed Emanuela Orlandi a destra.
Il senatore Andrea De Priamo a sinistra ed Emanuela Orlandi a destra.

Il documento inedito: il "teatro-cineforum" a Roma

Un appunto inedito quello rintracciato dalla commissione bicamerale d'inchiesta. Nel documento, la giovane sembra fare riferimento a un "teatro-cineforum" chiamato Il montaggio delle attrazioni, che si sarebbe trovato sulla via Cassia, non troppo distante dalla residenza del regista di B-movie Bruno Mattei,

"Emanuela scriveva di questo luogo e di uno spettacolo teatrale ivi rappresentato poco più di un mese prima di sparire", avrebbe precisato il presidente Andrea De Priamo riportando il risultato raggiunto. Un appunto che, secondo i primi accertamenti, risalirebbe a poco più di un mese prima della scomparsa.

"La rilevanza di questo elemento è ancora oggetto di verifiche. C'è il massimo riserbo, ma sicuramente questa circostanza colpisce molto – ha spiegato De Priamo –  Anche perché sappiamo che Bruno Mattei aveva dei contatti con alcuni studenti della scuola di musica frequentata da Emanuela. In tanti anni, però, questa è la prima volta che si evidenza questo documento scritto dalla giovane".

Lo studio sulle minorenni scomparse

Fra il mese in cui è sparita Emanuela Orlandi, giugno 1983 e quello precedente, il maggio dello stesso anno, sono quasi 20 le minorenni scomparse, tutte coetanee delle cittadina vaticana. Non soltanto Mirella Gregori, ma altre giovani che sono scomparse in quel periodo e, soprattutto, nel solo quadrante compreso fra il Vaticano e Corso Rinascimento. A spiegarlo, a Fanpage.it, è stata la dottoressa Jessica Leone che si è occupata di redigere lo studio in collaborazione con NeuroIntelligence – Institute for Ethical Criminological Research di Franco Posa.

"Risultano esserci 6 casi di scomparsa ad una distanza di massimo 2,5 chilometri circa dal luogo dove è stata vista per l'ultima volta, corso Rinascimento, mentre 15 sono i casi compresi i sei precedenti ad una distanza di massimo 5 chilometri in linea d'aria da Città del Vaticano", ha spiegato a Fanpage.it. L'appunto di cui De Priamo ha parlato oggi, però, può aprire nuovi scenari e nuove analisi anche su altre zone della città. Come la via Cassia.

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