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Aggiornamenti sul caso Emanuela Orlandi

Caso Orlandi- Gregori, lo studio sulle minorenni sparite a Roma: “Decine di scomparse fra maggio e giugno 1983”

Continuano le audizioni in commissione bicamerale d’inchiesta per i casi di scomparsa di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori. Oggi sono stati ricevuti l’avvocato Valter Biscotti e la dottoressa Jessica Leone che hanno presentato gli studi sulle sparizioni delle minorenni a Roma nel 1983.
A cura di Beatrice Tominic
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Emanuela Orlandi.
Emanuela Orlandi.
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Avevano tutte fra i 14 e i 16 anni le ragazzine scomparse a Roma fra i mesi di maggio e giugno 1983. È quanto afferma lo studio indipendente svolto dall'avvocato Valter Biscotti e dalla dottoressa Jessica Leone secondo cui tutte le scomparse, inoltre, sarebbero avvenute in un'area critica di appena cinque chilometri quadrati, in uno spazio compreso fra Corso Rinascimento e il Vaticano. Proprio nella zona in cui è sparita anche Emanuela Orlandi.

Questo è quanto emerso nel corso dell'audizione di questa mattina a palazzo San Macuto dove l'avvocato Biscotti e la dottoressa Leone sono stati convocati per chiarire quanto emerso dalle analisi svolte davanti al presidente di commissione Andrea De Priamo e al vicepresidente Roberto Morassut.

Lo studio: "Quasi 20 minorenni scomparse fra maggio e giugno 1983 in cinque chilometri quadrati"

"Nel mese di maggio 1983 si sono contate 10 scomparse, a giugno dello stesso anno sei", ha spiegato la dottoressa Leone, confermando, inoltre, che la crescita dei casi è stata riscontrata nel marzo del 1982 fino all'agosto 1983. Lo studio è avvenuto in tempi recenti e analizza soltanto poco meno di un biennio. "Non risale al 1984 – ha osservato Morassut – È difficile stabilire con accuratezza se vi sia stato un calo delle scomparse dall'anno successivo".

Tutta la documentazione relativa alle scomparse è stata comunque acquisita dalla Commissione, comprese la mappe dettagliate sulle sparizioni o presunte tali che evidenziano il quadrante incriminato.

Morassut: "Rapimento a fini sessuali può portarci alla verità"

Ed è proprio il vicepresidente Morassut che non ha fatto mai un segreto della sua opinione su casi di scomparsa delle due quindicenni: "Secondo me la pista del rapimento a fini sessuali è quella che può portarci più vicino alla verità – ha dichiarato a Fanpage.it meno di due settimane fa – Per quanto riguarda Emanuela Orlandi, secondo me i primi riscontri delle indagini, quelli legati alle ipotesi dal mondo della cinematografia pornografica e della pedofilia, possono essere considerati probabili. Alcuni personaggi legati a quel mondo, inoltre, potrebbero aver sfiorato la vita di Emanuela".

A Fanpage.it, però, ha ribadito anche: "L'auspicio sul Vaticano è ci possano essere figure e persone in grado di mostrare la volontà di portare in commissione una testimonianza, qualcosa che possa essere proficuo alla commissione", facendo riferimento al silenzio che, troppo spesso ma non sempre, è arrivato dallo Stato Pontificio.

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