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Capretta uccisa ad Anagni, indagati 10 animalisti tra cui Enrico Rizzi esposero la foto di un minore

La Procura indaga sulla posizione di 10 attivisti per gli animali, tra i quali Enrico Rizzi, per diffamazione aggravata nei confronti di un minore. La vicenda è legata all’uccisione della capretta ad Anagni.
A cura di Alessia Rabbai
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Enrico Rizzi, attivista per i diritti degli animali, che su Instagram conta 41mila follower, è indagato insieme ad altri dieci manifestanti per diffamazione aggravata nei confronti di un minore. La Procura ha scritto i nomi nel registro degli indagati, dopo la denuncia dei genitori del ragazzo, oggi maggiorenne, assistiti dall'avvocato Giampiero Vellucci.

Si tratta della vicenda della capretta uccisa a calci in un agriturismo di Anagni in provincia di Frosinone lo scorso agosto. Un episodio che ha scosso le coscienze di molti, per l'ennesima violenza compiuta sugli animali. Varie associazioni animaliste infatti nei mesi scorsi hanno dato l'allarme sui numeri in crescita che riguardano violenze e uccisioni di animali da parti di giovani, anche minorenni.

L'uccisone della capretta ha provocato un forte sdegno tra gli animalisti, che il 2 settembre scorso hanno organizzato una protesta. In tanti, facenti parte di associazioni animaliste, ma anche semplici cittadini amanti degli animali, hanno manifestato ad Anagni e Fiuggi, per chiedere giustizia e pene più severe per chi maltratta e uccide gli animali.

Foto del minore con la scritta "assassino"

Sul comportamento tenuto dagli animalisti durante la protesta indaga la Procura, che sta vagliando la posizione di dieci persone, tra le quali Enrico Rizzi. Oltre al fatto di aver organizzato un manifestazione non autorizzata, si contesta di aver esposto il volto del minore, etichettato come il killer della capretta, su dei cartelli con scritto "assassino". "Si creò una situazione di tensione e grave pericolo per il ragazzo – spiega a Il Corriere della sera l'avvocato Vellucci – raggiunto da pesanti commenti social al punto che lo stesso maresciallo dei carabinieri predispose precisi servizi di protezionedel ragazzo, sia all’ingresso che all’uscita da scuola".

Undici giovani nell'inchiesta sull'uccisione della capretta

Rispetto alla vicenda della capretta morta il minore in questione è accusato di maltrattamento e uccisione di animale aggravato da futili motivi, insieme ad undici giovani: sette maggiorenni e quattro minorenni, accusati di "istigazione a commettere reato".

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