Calci e pugni alla compagna davanti i figli piccoli: arrestato 46enne

Un uomo di 46 anni è stato arrestato dai carabinieri ieri a Pomezia con l'accusa di maltrattamenti in famiglia. A denunciarlo è stata la compagna, che ha approfittato del fatto che l'uomo era uscito di casa per chiamare le forze dell'ordine. Quando i militari sono arrivati, la donna ha raccontato le violenze che era costretta a subire tutti i giorni ormai da diverso tempo. In quell'occasione particolare era stata presa a calci e pugni davanti ai figli piccoli, riportando escoriazioni e contusioni, fortunatamente non gravi. E così, quando l'uomo è tornato a casa, è stato arrestato e portato nelle camere di sicurezza in attesa del giudizio direttissimo al Tribunale di Velletri. Il reato è è punito con la reclusione da tre a sette anni, ma la pena è aumentata fino alla metà se il fatto è commesso in presenza o in danno di persona minore.
Aumentati i casi di violenza contro le donne
Quello avvenuto ieri a Pomezia è solo l'ultimo di una serie di casi di violenza contro le donne. Costrette in casa con i compagni maltrattanti, sono sempre di più le donne che si rivolgono ai centri antiviolenza per chiedere aiuto e fuoriuscire dalla relazione violenta. In molti casi non vanno via per paura di ritorsioni, altre perché dipendenti economicamente dal convivente. Ma sono sempre di più coloro che decidono di allontanarsi, soprattutto in questo periodo, dove le violenze dei compagni si fanno sempre più frequenti. Una piaga, quella della violenza contro le donne, che non ha fine e non accenna a diminuire, così come dimostrano anche i numerosi femminicidi che si sono susseguiti dall'inizio dell'anno.