Caccia al killer delle tartarughe: a Roma c’è un sadico che si diverte a spaccare gusci

Qualcuno si sta divertendo ad uccidere le tartarughe del parco Calimera, una piccola area verde di Torre Angela, nel VI municipio di Roma. La denuncia è partita da alcuni residenti del quartiere ed è stata rilanciata dall'associazione EARTH, Associazione per la tutela giuridica della natura e dei diritti animali. Nel corso degli anni, si legge, nel laghetto di questo parco sono state abbandonate molte tartarughe Trachemys, la tartaruga dalle orecchie gialle, o scivolatrice dal ventre giallo. Oggi è vietata la vendita di questi animali e la detenzione è diventata irregolare. Per anni, tuttavia, queste piccole tartarughe sono state vendute ai mercatini, alle fiere e ai parchi giochi di tutto il Paese, offerte ai clienti da piccolissime, con dimensioni da una monetina. Quando crescono raggiungono però dimensioni notevoli e quindi in molti casi vengono abbandonati nei corsi d'acqua, creando così "un forte squilibrio ambientale".
"Queste tartarughe sono il simbolo del disprezzo e del disinteresse con cui trattiamo gli animali. Comprate per pochi soldi, vittime di abbandoni sconsiderati e alla fine oggetto di sfogo per giochi sadici di qualche pericoloso deviato. L'associazione EARTH chiede di fornire elementi utili a rintracciare i responsabili della carneficina anche restando anonimi e ha diramato un appello sui social: chi sa parli", l'appello di Valentina Coppola, presidente dell'associazione EARTH.
"Abbiamo allertato le istituzioni competenti, che si sono attivate per intervenire, speriamo immediatamente, per trovare, provvisoriamente, un posto per mettere in sicurezza le tante tartarughe presenti. E' stata allertata anche EARTH, guardie zoofile. Intanto, nel pomeriggio, siamo intervenuti, insieme ad alcune signore, per togliere gli animali uccisi, e prelevare dalla vasca, una tartaruga ferita che è stata portata dal veterinario. Abbiamo chiesto che nel frattempo sia messo in atto un controllo nelle ore pomeridiane, serali. Dai tanti commenti, su diversi gruppi, sembra che questi atti, siano opera di un gruppetto di ragazzi, non molto grandi, che sono spesso al parco", ha scritto su Facebook Luigi Casella del Comitato di Quartiere Arcacci – Torre Angela.

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