Befana a Roma, festa dell’Epifania in zona rossa: Piazza Navona è vuota e silenziosa

Epifania diversa quella di quest'anno a Roma, oggi, 6 gennaio zona rossa, come il resto d'Italia. Piazza Navona è semideserta e silenziosa, non aspetta l'arrivo di nessuna Befana. Nel luogo della romanità che tradizionalmente accoglie i festeggiamenti con centinaia di persone non solo romani e provenienti dall'hinterland, ma anche da altre regioni, si respira un'atmosfera malinconica, nonostante il cielo si sia parzialmente schiarito sopra alla Fontana dei Quattro Fiumi, concedendoci una tregua, seppur breve, dal maltempo, che ormai da giorni imperversa incessante sulla Capitale. Qualche cittadino cammina a passo svelto con sciarpa e cappello e buste della spesa in mano, di ritorno dai pochi negozi ai quali è consentito rimanere aperti e che lo sono considerando il giorno festivo. Mancano bancarelle, carosello e palloncini.
Annullata la festa della Befana a piazza Navona
Il Campidoglio ha annullato la festa della Befana a piazza Navona per l'emergenza coronavirus e ha annunciato pubblicamente la decisione lo scorso novembre. Il tradizionale appuntamento sarebbe comunque stato vietato dalle attuali regole imposte dal Governo, inasprite con un'ulteriore stretta durante le festività natalizie, che hanno visto l'Italia, fino ad oggi, a seconda dei giorni, zona arancione o rossa. Annullati inoltre tutti gli altri appuntamenti in calendario in città, decine nei quartieri dal centro storico alla periferia, con eventi, giochi, spettacoli per bambini, con la consegna dell'immancabile calza.
Cos'è aperto e cosa no il giorno della Befana
Il giorno della Befana a Roma e nel Lazio valgono le regole della zona rossa. A restare aperte sono le attività commerciali che vendono beni di prima necessità, come alimentari e supermercati, tabaccai, fiorai, edicole, farmacie, parafarmacie, parrucchieri, barbieri e lavanderie (considerando la singola attività visto il festivo). Saranno chiusi tutti gli altri negozi. Bar e ristoranti restano chiusi, ma è consentito l'asporto ai clienti fino alle 22, allo scattare del coprifuoco, mentre il servizio a domicilio è concesso senza limiti d'orario.