Bando modificato in corsa, proteste all’Accademia Silvio D’Amico: “Non staremo in silenzio”

Il bando redatto per candidarsi nella prestigiosa Accademia Nazionale Drammatica Silvio D'Amico è stato modificato a qualche giorno dalle prove. A renderlo noto con una lettera aperta è stata la comunità che lavora e studia nella nota Accademia che ha formato nomi storici del cinema italiano, da Anna Magnani a Vittorio Gassman, da Nino Manfredi a Bice Valori. Secondo quanto spiegato nella lettera di protesta sono cambiate le date di scadenza, i giorni della prova. E persino il numero delle persone che possono sperare di entrare nella scuola.
La lettera di protesta all'Accademia Silvio D'Amico: modifcata la data delle prove
"Noi, attric3, attor3 e alliev3, ci ritroviamo insieme per sottoscrivere la seguente lettera aperta, in virtù della nostra partecipazione alle ammissioni all'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica Silvio d'Amico, per il Corso di Recitazione del triennio 2025-2026 – si legge nelle prime righe della lettera – A seguito della pubblicazione dell'elenco della idoneo alla II fase di ammissione al Triennio, avvenuta sabato 27 settembre 2025, ci siamo trovata di fronte a un evento che ci ha lasciat3 spiazzat3, un fatto che giudichiamo ingiusto e che ci obbliga a far sentire la nostra voce".
Poi procedono a spiegare punto dopo punto ciò che non si aspettavano. "La terza fase di ammissione, che si sarebbe dovuta svolgere tra martedì 30 settembre e sabato 11 ottobre (come previsto dall'art. 2, comma 3, del bando ufficiale dell'Accademia), si terrà invece, contrariamente a quanto da loro stesso dichiarato, in un solo giorno di propedeutico, il 1 ottobre 2025", precisano, prima di passare al punto successivo.
Il numero delle persone candidate alla prova: perché è cambiato
Un ulteriore differenza con gli anni scorsi, inoltre, è il numero di persone candidate alla prova. "Ogni anno, sono ammess3 alla terza fase tutt3 l3 candidat3 che, citando il bando: (…) Avranno conseguito complessivamente nelle tre prove il voto minimo di 18/30 (diciotto trentesimi) – sottolineano – Quest'anno, di 188 candidat3 in seconda fase, solo 22 sono stat3 dichiarat3 idone3 a passare in terza. A fronte di una classe che tradizionalmente conta circa 20 alliev3, la scelta di ammettere soltanto 22 candidata ci fa domandare quale reale funzione possa avere quest'ultimo passaggio e quale margine di selezione esso lasci effettivamente aperto".
Appreso della scelta di ridurre drasticamente il numero di persone che possono sostenere la prova, si sono susseguiti altri dubbi: "Alla luce dei risultati, ci interroghiamo su cosa abbia determinato questa drastica selezione di candidat3, basandoci sulla consapevolezza che negli anni precedenti il numero di candidat3 in terza fase si sia sempre aggirato attorno alle 50/60 persone circa. Ma soprattutto ci chiediamo perché quest'anno siano state cambiate in medias res le forme del bando".
Le richieste nella lettera dalla Silvio D'Amico
A conclusione del messaggio, vengono riportate tutte le richieste di spiegazione. "Vogliamo conoscere le motivazioni e le autorizzazioni per cui è stato consentito modificare i termini, le modalità e le tempistiche della procedura che invero non ha rispettato le prescrizioni stabilite da un bando, pubblico e statale e le ragioni per cui, su 188 candidat3 ammess3 alla seconda fase, solo 22 risultano idone3 per accedere alla terza fase – scrivono – Abbiamo pagato 137 euro per concorrere all'ammissione di un'accademia pubblica che rappresenta per molto aspirant3 attor3 un trampolino di lancio per il loro futuro lavoro".
In conclusione hanno ribadito il loro impegno. "I soldi, la fatica, l'emozione che investiamo ogni giorno per la nostra formazione e il nostro lavoro meritano rispetto. Un rispetto di cui oggi ci sentiamo orfan3, priv3 di qualsiasi spiegazione – hanno aggiunto, prima di concludere – Se pensate che la prossima generazione di artist3 rimarrà indifferente davanti alle ingiustizie perché il mondo dell'arte funziona così, ci spiace comunicarvi che avete fatto un errore di calcolo. Non staremo zitt3. Essere attor3 è anche questo".