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Assalto alla Cgil, chiesto giudizio immediato per 13 no green pass: tra loro Fiore e Castellino

Le accuse per gli imputati sono, a vario titolo, istigazione a delinquere, devastazione e resistenza a pubblico ufficiale. La sede della Cgil fu devastata dai manifestanti no green pass.
A cura di Natascia Grbic
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La Procura di Roma ha chiesto il giudizio immediato per le 13 persone accusate di aver assaltato la Cgil durante la manifestazione no green pass dello scorso 9 ottobre. Si tratta dei leader di Forza Nuova Roberto Fiore e Giuliano Castellino, Luigi Aronica, Salvatore Lubrano, Pamela Testa, Francesco Bellavista, Roberto Borra, Luca Castellini, Fabio Corradetti, Lorenzo Franceschi, Massimiliano Petri, Federico Trocino e Massimiliano Ursino. Stralciata la posizione di Biagio Passaro, leader di Io Apro. Le accuse per gli imputati sono, a vario titolo, istigazione a delinquere, devastazione e resistenza a pubblico ufficiale.

"I fatti oggetto dell'imputazione riguardano i gravi episodi avvenuti il 9 ottobre nell'ambito della manifestazione di protesta tenutasi in piazza del Popolo contro il cosiddetto ‘green pass' e hanno portato all'arresto in flagranza differita di Aronica, Castellino, Fiore, Lubrano e Testa, arresto convalidato dal gip con emissione di ordinanza di misura cautelare in carcere confermata dal Tribunale del riesame – si legge in una nota della procura – Per gli altri indagati, le ulteriori indagini svolte dalla Digos, anche con attento esame dei video effettuati dalla Polizia Scientifica, hanno consentito alla Procura di avanzare richieste di ulteriori misure cautelari, disposte poi dal gip e confermate anch'esse dal Tribunale del riesame".

Interrogati successivamente all'arresto, i militanti di Forza Nuova e i leader no green pass si sono dichiarati estranei alle violenze. Ci sono però dei video che li immortalano mentre incitano la folla prima a dirigersi verso la sede della Cgil, e poi a entrare nei locali. Un assalto in piena regola, con la sede del sindacato dei lavoratori devastata: un atto di intimidazione, che subito dopo ha raccolto lo sdegno di milioni di persone. Il giorno dopo migliaia di persone si sono riunite a Roma per una grossa manifestazione contro la violenza dei gruppi neofascisti e no vax, e per mostrare sostegno e solidarietà al sindacato.

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