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Appalti al San Michele, il Pd attacca il Governo: “Non risponde e fa finta di niente, sconcertante”

“Non possiamo essere soddisfatti di una risposta che non risponde”, questo il commento del deputato Casu (Pd) dopo la discussione sull’interrogazione presentata sul sistema San Michele.
A cura di Beatrice Tominic
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È stata discussa oggi durante il Question Time in Commissione Affari Sociali l'interrogazione presentata dal Partito Democratico sul sistema San Michele, l'Azienda pubblica di servizi alla persona più grande della Regione e la seconda in Italia. Secondo quanto emerso dall'inchiesta di Fanpage.it, l'Istituto Romano, nato come Opera Pia, sarebbe diventata una rete di affari e favori da centinaia di migliaia di euro.

Raggiunto un patrimonio di oltre 110 milioni di euro, con fusioni e donazioni, l'Istituto gestisce case di riposo, Rsa e altre attività di assistenza a persone in condizioni di fragilità, ma al suo interno è stato smascherato un intreccio sistematico di incarichi, nomine, appalti e relazioni.

"Leggiamo di un sistema corrotto di spartizione di poteri, incarichi di consulenza, appalti pilotati e addirittura progetti fantasma. Una gestione indegna, di fronte alla quale il governo deve chiarire da che parte sta", ha incalzato il deputato del Partito Democratico Andrea Casu, presentando l'interrogazione che vede Gian Antonio Girelli come primo firmatario.

La risposta del governo all'interrogazione

A prendere la parola dopo Casu è stato il sottosegretario Gemmato che ha letto in aula la risposta da parte del Governo. Una risposta che ha passato in analisi il ruolo e i doveri di istituti che, come il San Michele, devono assicurare i servizi assistenziali alle persone fragili, come stabilito da più di una legge nel nostra Paese.

Viene citato, a questo proposito,"il decreto legislativo 15 marzo 2024, n. 29, che reca le disposizioni in materia di politiche in favore delle persone anziane, in attuazione della delega di cui alla legge 23 marzo 2023, n. 33, viene disciplinata, tra l'altro, all'articolo 31, l'organizzazione dell'assistenza residenziale e semiresidenziale per le persone anziane, ponendo al centro la valutazione multidimensionale unificata e la definizione di progetti assistenziali personalizzati". Nel corso della lettura i tre punti vengono analizzati precisando l'attenzione che deve essere utilizzata quando si tratta di un tema del genere e che "tale decreto (in riferimento all'articolo 31, ndr)  è attualmente in attesa dell'espressione dell'intesa della Conferenza Stato -Regioni".

Al termine è stato esplicitato dal presidente di commissione che sarebbe stata fatta richiesta di chiarimenti alla Regione competente per tutti gli aspetti gestionali di avere chiarimenti: "Nel momento in cui saranno disponibili sarà nostra cura aggiornarvi", sottolinea poi.

La risposta di Casu: "Una risposta che non risponde: è sconcertante"

Dopo aver ascoltato, è stato di nuovo Casu a prendere la parola. "Non so se il sottosegretario abbia utilizzato un sistema di intelligenza artificiale ponendo come prompt come rispondere a quest'interrogazione senza rispondere a quest'interrogazione. Noi non possiamo essere soddisfatti di una risposta che non risponde – è il commento di Casu dopo aver ascoltato la risposta del governo sull'inchiesta sul sistema San Michele di Fanpage.it –  La questione che noi abbiamo posto è grave, seria, riguarda i cittadini del Lazio, la gestione del potere che sta avvenendo in questa Regione. Progetti fantasma, 35mila euro che sono stati buttati per un progetto di cui non c'è traccia e di fronte a questo nemmeno una parola da parte del governo per prendere atto o visione o almeno prendere in carico una responsabilità di fronte a quello che sta avvenendo".

Poi rincara la dose: "Fate come se non vi riguardasse, ma riguarda i cittadini del Lazio, riguarda tutti i cittadini e riguarda i servizi essenziale che devono essere erogati e devono essere erogati anche nel rispetto di quelle che sono quelle regole di correttezza che sono state infrante durante questa esperienza. Voi potete continuare a fare finta che non stia accadendo, ma sta accadendo", sottolinea.

"Nelle sedi giudiziarie ci saranno altri tipi di risposta, ma da un punto di vista politico è chiaro che voi stiate voltando le spalle probabilmente per difendere un metodo che ritenete di voler sostenere. Perché non intervenire, non rispondere, significa sostenere. E attraverso questa risposta il governo Meloni si schiera a difesa di un sistema che è intollerabile".

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