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Anziani maltrattati, chiusi nelle stanze e costretti a sedativi: il centro degli orrori a Marino

Una situazione terribile quella scoperta dai carabinieri in una comunità alloggio di Marino. Gli anziani venivano maltrattati e sedati. Quattro le misure cautelari e un arresto in flagranza di reato.
A cura di Alessia Rabbai
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Immagine di repertorio
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Maltrattavano gli anziani di una comunità alloggio a Marino, insultandoli, minacciandoli e li costringevano a prendere sedativi. Tranquillanti che li rendevano mansueti, privandoli di fatto della loro personalità e della libertà di fare qualunque attività. Un quadro tremendo quello portato alla luce dei carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità di Roma, che hanno dato esecuzione a quattro misure di custodia cautelare e fatto un arresto in flagranza di reato. Nei confronti delle persone coinvolte, che ruotano intorno alla struttura per anziani, i sospetti sono di sequestro di persona, maltrattamenti e falsità ideologica nel rilascio di false certificazioni mediche. Un'operazione quella svolta dai militari dell'Arma, che prende tristemente il nome di indagine "Mai una carezza".

Un medico interdetto dalla professione sanitaria

I provvedimenti sono scattati la mattina presto di oggi, martedì 6 febbraio, quando i carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità di Roma, insieme ai militari dell’Arma Territoriale delle Compagnie di Castel Gandolfo, Frascati e Velletri, hanno dato esecuzione a quattro misure cautelari personali, emesse dal giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Velletri, su richiesta della Procura. La titolare del centro per anziani e due operatrici socio sanitarie dipendenti sono finite agli arresti domiciliari. Sotto la lente d'ingrandimento degli investigatori è finito anche un medico di medicina generale di Ariccia, che ha ricevuto la misura interdittiva: fino a quando la sua posizione nell'inchiesta non verrà chiarita non potrà esercitare la professione sanitaria.

Anziano chiuso in una stanza senza letto

Le misure restrittive della libertà personale arrivano a seguito di una complessa indagine, che ha portato alla luce dei forti sospetti sul fatto che avvenissero degli abusi sugli anziani all'interno della comunità alloggio dei Castelli Romani. Secondo quanto ricostruito finora con la complicità del medico, gli anziani venivano sottoposti a "mezzi di contenzione", costretti nelle loro stanze. Sarebbero stati sottoposti a maltrattamenti fisici, minacce ed insulti, ripetute vessazioni e intimidazioni.

Il medico su richiesta della titolare avrebbe prescritto ripetutamente e senza accertare se fosse realmente necessario, farmaci anche con certificazioni di diagnosi e date false. Quando i carabinieri sono entrati nella struttura hanno trovato un anziano con gravi patologie chiuso in una stanza senza letto, costretto a dormire su una piccola poltrona con la luce accesa. Una scoperta che ha portato all'arresto per gli stessi reati un’altra persona, una donna di origini nigeriane, che viveva nella struttura.

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