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Andrea studente trans: “La scuola ha cercato di cambiarmi, deve riconoscermi per come sono”

“La scuola ha cercato di cambiarmi, deve riconoscerci per come siamo”. Andrea, 19enne studente trans, ha raccontato a Fanpage.it che basta poco per far star bene i giovani come lui: “Cambiare nome sul registro e rivolgersi correttamente alla persona”.
A cura di Redazione Roma
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"La cosa più brutta di andare a scuola è il registro, perché quando i professori lo aprono sulla Lim leggo il mio vecchio nome, che io non voglio più vedere". Sono le parole di Andrea, diciannove anni, studente trans del Liceo Cavour di Roma. Intervistato da Fanpage.it ha raccontato il suo stato d'animo e ciò che spera venga presto riconosciuto in tutte le scuole italiane con l'attivazione della carriera Alias: il diritto di ragazzi e ragazze di sentirsi a loro agio, liberi di esprimersi senza essere inquadranti in un'identità sessuale che non riconoscono più e che li fa stare male. Il diciannovenne ha spiegato che basterebbero poche accortezze a scuola: "Cambiare il nome sul registro, rivolgersi alla persona al maschile o al femminile a seconda del caso". Poi c'è la questione del bagno: "Devo andare a quello delle ragazze".

"A scuola hanno cercato di cambiami"

Andrea ha raccontato che la scuola in alcune occasioni ha tentato d'intervenire sul proprio percorso personale: "Ho trovato professoresse che hanno cercato di farmi cambiare idea, che davanti all'intera classe mi hanno detto ‘sei troppo femminile, ecco perché non mi sento di rivolgermi a te al maschile' – spiega – per un ragazzo trans un'espressione del genere è una granata". E ha aggiunto: "C'è un certificato che attesta che ho un problema con il corpo con il quale sono nato e con il nome che mi è stato assegnato".

L'assessora Lucarelli ha chiamato Andrea e gli ha detto di volerlo incontrare

A riportare la denuncia di Andrea è stata La Repubblica, a seguito della quale si è mobilitata l'assessora alle Pari Opportunità del Comune di Roma Monica Lucarelli, che ieri ha chiamato il ragazzo e gli ha detto di volerlo incontrare la prossima settimana. "Sono rimasta colpita dalla sua storia" ha detto. Un incontro, si spera al termine del quale si possa agevolare l'attivazione delle carriere alias nelle scuole della Capitale. In Regione spiega invece la presidente della IX Commissione Scuola del consiglio regionale Eleonora Mattia, si sta pensando ad alcune modifiche del Testo unificato per il contrasto alle disciminazioni derivanti dall'orientamento sessuale o dall'identità di genere".

Di Alessia Rabbai e Simona Berterame

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