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Anche il Times parla del disastro di Ostia, con la spiaggia della Dolce Vita spazzata via dalle mareggiate

Anche il quotidiano inglese Times racconta la drammatica situazione che sta vivendo il litorale di Ostia, dove la spiaggia e gli stabilimenti sono stati gravemente danneggiati dalle sempre più frequenti mareggiate.
A cura di Enrico Tata
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Anche il Times parla di Ostia e del disastro delle spiagge erose e distrutte dalle sempre più frequenti mareggiate che si abbattono sul mare di Roma. "Le spiagge italiane che scompaiono: come i tornado minacciano la Dolce Vita", è il titolo dell'articolo pubblicato ieri sul prestigioso giornale inglese. La fotografia di copertina è quella dell'iconico trampolino circolare per i tuffi del Kursaal, uno stabilimento storico che è simbolo di Ostia, ma che negli ultimi anni è stato al centro di vicende giudiziarie ed è stato gravemente danneggiato dalle mareggiate.

Progettato nel 1950 dall'architetto Attilio Lapadula, lo stabilimento della Dolce Vita è stato successivamente ampliato dal famoso architetto Pierluigi Nervi. Quest'ultimo ha progettato la copertura a fungo, il bar ristorante e il grande trampolino che riprende l'iniziale del nome dello stabilimento e che si affaccia su una stupenda piscina olimpionica.

Si legge sul Times:

Simbolo della vivacità italiana degli anni Cinquanta, il locale colpisce ancora per l'iconico trampolino circolare della piscina e per il suo ristorante a forma di disco volante, ma sulla sabbia sembrava che fosse esplosa una bomba.

Muratura distrutta, tubi rotti e legno scheggiato di cabine crollate giacevano nei bassi fondali dopo un altro inverno di onde mostruose che stanno erodendo le spiagge italiane, mentre i cambiamenti climatici aumentano la velocità nel Mediterraneo.

Come abbiamo raccontato su Fanpage.it, i detriti stanno mangiando tutta la spiaggia di Ostia e soltanto con l'ultima mareggiata che risale a fine febbraio, sono stati spazzati via cinquanta metri di sabbia. Secondo alcuni studi, a causa delle violente mareggiate e delle condizioni in cui si trova il Tevere, negli ultimi dieci anni la battigia della Regione Lazio si è ritirata di circa l'80 per cento.

Proprio per i problemi legati all'erosione, il 15 marzo scorso il Comune di Roma ha pubblicato un'ordinanza che vieta di passeggiare sul lungomare nel tratto compreso tra gli stabilimenti “Nuova Pineta Pinetina”, “Hibiscus”, “Kursaal”, “Shilling”, “Sporting Baech”, “Venezia”, “V-lounge beach” e “Dopolavoro ATAC”. Il provvedimento si è reso necessario, si legge nel testo, "successivamente alle recenti mareggiate ed a causa delle parziali demolizioni di strutture in legno e muratura che ne sono l’effetto".

Secondo quanto si legge nell'ordinanza il lungomare è pericoloso a causa "della presenza di laterizi e parti di strutture in legno". Questo rende impossibile "il transito pedonale e la pratica di sport velici sottocosta".

Il trampolino del Kursaal negli anni '50
Il trampolino del Kursaal negli anni '50
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