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Al Colosseo cambia tutto: lotta ai bagarini e caccia alle agenzie ‘salta fila’

L’introduzione del biglietto di ingresso nominativo al Colosseo ha rappresentato un passo in avanti, ma i problemi sono tutt’altro che risolti. Da maggio, però, cambierà la gestione del servizio di biglietteria e questo porterà ulteriori miglioramenti, ha spiegato la direttrice del Parco del Colosseo, Alfonsina Russo.
A cura di Enrico Tata
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Biglietti contraffatti, bagarini che continuano ad accaparrarsi e a vendere tagliandi ai turisti, file infinite. L'introduzione del biglietto di ingresso nominativo al Colosseo ha rappresentato un passo in avanti, ma i problemi sono tutt'altro che risolti.

Da maggio la cooperativa CoopCulture, che si occupava della servizi biglietteria fin dal 2001, lascerà spazio a un'altra gestione. E questo, nelle intenzioni della direttrice del Parco Archeologico del Colosseo, Alfonsina Russo, porterà una serie di miglioramenti.

Nel corso di una seduta della Commissione capitolina Turismo, presieduta dal consigliere Mariano Angelucci, Pd, Russo ha spiegato che l'obiettivo del Parco "è quello di agevolare tutti gli operatori onesti ed eliminare le sacche di operatori fraudolenti in modo da riportare una legalità diffusa. Sui biglietti ci sarà un controllo stretto e in più aumenteranno i biglietti destinati al B2b. Ma saranno scartati per esempio tutti quegli operatori che vendono i biglietti semplicemente accompagnandoli a una mappa o a un semplice video. Vogliamo offrire ai visitatori un servizio di qualità e tutti i tour operator saranno tracciati. Nel momento in cui ci sarà un comportamento sbagliato, saranno estromessi dalla nuova piattaforma. Chi si comporta male è fuori. È ovvio che da maggio partirà una fase di messa a regime, che terminerà dopo sei mesi, quindi entro la fine del 2024".

Secondo Russo, il Colosseo ha "il Colosseo è un monumento icona, ma gli ingressi sono contingentati per motivi di sicurezza e tutela del patrimonio: possono entrare 3.2000 persone in contemporanea e questo numero va moltiplicato per le ore di apertura. Questo contingentamento necessario, d'altra parte crea ovviamente una serie di problemi. Noi faremo il nostro, ma chiediamo al Comune di fare lo stesso: la piazza e le aree limitrofe devono essere pulita, la derattizzazione si deve fare. Mi auguro ci sia una svolta su questo".

Daniele Fortuna, dirigente del Parco, ha ammesso che "il bagarinaggio è stato arginato ma non sconfitto. Siamo coscienti di questo sistema di accaparramento di biglietti che avviene in maniera fraudolenta, sappiamo cosa accade in piazza del Colosseo, con movimenti strani da parte dei bagarini, che hanno monopolizzato la cassa di largo Salara vecchia.  Sappiamo anche i nomi delle agenzie che fanno questi lavori e li segnaliamo alla Guardia di finzana, ma non abbiamo autorità per fermarli in piazza e chiedere loro i documenti".

I controlli sui biglietti sono più rapidi, ha aggiunto Fortuna, ma "ci imbattiamo purtroppo ancora in biglietti contraffatti, venduti contraffatti dalle agenzie o contraffatti dallo stesso turista, che agisce sul biglietto in maniera fraudolenta".

Gli operatori del settore, come Fiavet e Confapi, sono preoccupati dalle file all'ingresso del Colosseo, "anche adesso in bassa stagione e quindi siamo preoccupati per l'inizio dell'alta stagione. Le lunghe file nel weekend che creano disagi. I bagarini, inoltre, sono sempre gli stessi, se non di più. Infine c'è preoccupazione per l'impossibilità di cambiare il nominativo dei biglietti a ridosso del giorno prenotato: la percentuale di richiesta di cambio di orario è molto alta. Siamo nell'ordine del 10 per cento. Vuol dire che ogni 100 prenotazioni 10 vengono perse perché sarebbe servito un cambio di orario".

La risposta di Fortuna: "Sulle file non mi sembra ci siano emergenze. Abbiamo delle difficoltà all'ingresso del Colosseo, ma sono legate soprattutto all'orario di prenotazione. Le file ci sono non per i controlli dei documenti, come si dice, ma perché le persone stanno in fila anche se hanno biglietti per l'ora successiva. Siamo costretti a chiedere l'intervento delle forze dell'ordine anche venti volte al giorno e alcune volte è capitato che fossero le stesse guide a mettersi in fila troppo presto e a fare blocco. Ci si deve presentare nell'orario indicato, c'è una minima tolleranza (un quarto d'ora prima, un quarto d'ora dopo e su questo sta per essere pubblicato un regolamento).

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