Addio zone urbanistiche, tornano i quartieri. Ecco la nuova mappa di Roma Capitale

Da sempre i romani si chiedono a vicenda: "In che quartiere stai?". Tantissimi nomi diversi, spesso sconosciuti a chi viene dall'altra parte della città, per aree spesso dai confini indefiniti. Da adesso non è più così. Roma Capitale ha presentato la nuova mappa urbana, che torna a dividere con precisione il territorio in quartieri e rioni. Addio, quindi, alle zone urbanistiche introdotte per fini statistici nel 1977 dalla giunta del sindaco Giulio Carlo Argan.
La nuova mappa di Roma, Gualtieri: "Una città di storie in continuo movimento"
"Oggi presentiamo una città che si è guardata allo specchio per ridisegnare la propria identità urbana: una città di storie, relazioni e comunità in continuo movimento", ha dichiarato il primo cittadino Roberto Gualtieri all'evento di presentazione di lunedì scorso 20 ottobre al Maxxi.
I quindici municipi saranno suddivisi in 327 quartieri, 22 rioni (quelli del vecchio centro storico) e 104 zone funzionali, ovvero parchi, aree industriali e di servizio, insomma tutti quegli spazi che non sono residenziali.

"Una nuova mappa di Roma che è viva"
"Attraverso un lavoro che ha integrato l’identità, la storia e la percezione collettiva dei territori con il rigore scientifico abbiamo definito una nuova mappa della nostra città che è viva, aperta al confronto e che restituisce la complessità e la ricchezza di Roma – ha aggiunto Gualtieri -. Non un semplice aggiornamento cartografico, ma uno strumento che ci fornisce dati puntuali sui quartieri di una città strutturalmente policentrica". La scelta di ridisegnare la mappa della città nasce, quindi, dalla voglia di ridare forza a delle identificazioni locali e a un senso di comunità più vicino alle persone, ma anche da necessità di studio.
Un lavoro di analisi che ha coinvolto i cittadini
"La nuova mappatura permette di analizzare i fabbisogni e incrementare la dotazione dei servizi in maniera mirata", spiega Andrea Catarci, responsabile dell’Ufficio Giubileo delle Persone e Partecipazione di Roma Capitale. La nuova mappa è il frutto di un lavoro che ha coinvolto le università Sapienza, Tor Vergata e Roma Tre, l’Istat, gli uffici Statistica e Giubileo delle Persone e Partecipazione di Roma Capitale, insieme ai Municipi. Ma sono stati coinvolti anche i cittadini. "Ri-conoscere Roma si fa insieme a chi la città la vive e la abita: per questo, dopo le interviste e gli incontri pubblici già realizzati, per tre mesi la cittadinanza può contribuire, partecipando online, a migliorare le mappe e a costruire una città più vicina alle persone e ai territori", continua Catarci.
Come si legge sul sito di Roma Capitale la nuova mappa è "ancora provvisoria e aperta al confronto". Potrà cambiare insieme alla città stessa e alle opinioni dei residenti. Fino al 15 gennaio 2026 si potranno inviare commenti, proposte e suggerimenti che verranno analizzate dal tavolo tecnico scientifico. La nuova suddivisione, con tanto di dati statistici, è consultabile sul sito di Roma Capitale. Da adesso sarà più facile rispondere alla domanda: "E tu, in che quartiere stai?".