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Addio a Eugenio Scalfari: venerdì 15 luglio la camera ardente in Campidoglio

La camera ardente si tiene in Campidoglio domani, sabato è prevista la commemorazione. “Immagino il mio funerale come una festa con donne che ballano”, diceva.
A cura di Beatrice Tominic
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"Il mio funerale l’ho sempre immaginato come un’allegra festa di donne che ballano, cantano, si divertono". Così aveva risposto Eugenio Scalfari nel libro intervista Grand Hotel Scalfari a cura di Francesco Merlo e Antonio Gnoli.

È morto oggi, 14 luglio 2022, Eugenio Scalfari: aveva 98 anni. A dare la notizia è stato il quotidiano la Repubblica, giornale che lo stesso Scalfari aveva fondato nel 1976 e al timone del quale era rimasto fino agli anni Novanta, portandolo a raggiungere il primato di giornale più venduto in Italia. Nato a Civitavecchia, in adolescenza si è spostato nella capitale: è proprio qui che nella Sala della Protomoteca del Campidoglio domani, venerdì 15 luglio, è stata organizzata la camera ardente, visitabile dalle 16 alle 19. Nella stessa sala sabato alle 10.30 si svolgerà la cerimonia di commemorazione.

Eugenio Scalfari e il rapporto con la città di Roma

Eugenio Scalfari, nato nel 1924 nella località del litorale a nord di Roma, ben presto si è spostato nella capitale: è qui che, durante i primi anni d'adolescenza, ha frequentato il liceo classico Mamiami, prima di spostarsi a Sanremo a seguito del trasferimento per il lavoro del padre. Dopo aver iniziato gli studi universitari a Genova, è tornato a Roma dove si è laureato all'Università La Sapienza in Giurisprudenza e ha iniziato, quando era ancora uno studente, la carriera giornalistica.

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