Acilia, addestratore dà fuoco al centro cinofilo: era stato allontanato dalla struttura
Hanno provato per ben due volte a dare fuoco ad un centro cinofilo ad Acilia, in via Giuseppe Molteni: è accaduto lo scorso ottobre, 2022, a meno di venti giorni di distanza fra il primo e il secondo tentativo. Nei loro confronti, due persone di 38 e 34, i carabinieri hanno notificato un'ordinanza della misura di obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria: uno di loro avrebbe lavorato fino a poco tempo prima nel centro, come addestratore, ma poi sarebbe stato allontanato dalla struttura. Ad incastrarli, le immagini riprese dai sistemi di videosorveglianza della zona.
I tentativi di incendio
I due, l'ex addestratore del centro ed un suo amico, hanno provato a dare fuoco al centro cinofilo in due occasioni. La prima volta il 2 ottobre del 2022: le fiamme sono state prontamente domate dai vigili del fuoco, arrivati sul posto non appena allarmati. Il rogo è riuscito, però, a danneggiare il vano di accesso e il tendono esterno del centro: nei pressi della struttura, inoltre, i carabinieri hanno rinvenuto della diavolina utilizzata per accendere il fuoco.
La seconda volta, invece, l'incendio è riuscito a danneggiare anche la struttura del centro: fortunatamente, però, non si sono registrati feriti.
Le indagini dei carabinieri
Dopo i due episodi, sono scattate le indagini da parte dei carabinieri della stazione di Roma Acilia che, coordinati dalla Procura della Repubblica di Roma, hanno passato in rassegna tutte le immagini registrate dai sistemi di videosorveglianza che si trovavano nell'area e nelle vie limitrofe. Grazie al loro lavoro minuzioso, i militari sono riusciti a risalire all'identità dei due, intercettandoli a bordo di un'automobile.
Secondo le ricostruzioni dei militari, il movente degli incendi potrebbe essere proprio l'allontanamento del 38enne dal centro dove, fino a qualche tempo prima, teneva un corso come addestrato cinofilo.
Nei loro confronti è stata disposta la misura dell'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, perché gravemente intenzionati, in concorso tra loro, dei reati di tentato incendio e di incendio doloso.