A Roma alcune agenzie funebri si spacciano per comunali ma il servizio non c’è più dal 2017

I siti di queste agenzie sono anche molto ben indicizzati sui motori di ricerca, perciò è molto facile imbattersi in una delle loro home page semplicemente digitando “funerali Roma” su Google.
A cura di Simona Berterame
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La lupa capitolina, la scritta SPQR, i colori giallo e rosso ma anche alcuni trucchetti semantici. In questo modo alcune agenzie private di pompe funebri riescono a camuffarsi per far credere al cliente di avere a che fare con l'agenzia funebre comunale e con Ama (Azienda Municipale Ambiente). Una prestazione che a Roma non esiste più dal 2017. O meglio, il servizio funebre a carico del comune esiste solo per le persone indigenti e senza parenti prossimi rintracciabili. L'agenzia pubblica così come se la ricordano le persone più anziane invece, semplicemente non c'è più ma molti romani non lo sanno.

I siti di queste agenzie sono anche molto ben indicizzati sui motori di ricerca, perciò è molto facile imbattersi in una delle loro home page. "Spendono tanti soldi per pubblicizzarsi con parole chiave tipo Ama funerali Roma, ama Roma, funerale comunale, funerale Roma capitale" ci spiega Valerio Scifoni, titolare dell'omonima agenzia funebre nella Capitale.

L'ammissione dopo tante domande

Abbiamo chiesto informazioni ad un paio di queste agenzie (di persona e al telefono). E solo dopo diverse domande hanno ammesso di non aver nessun legame con il Comune di Roma ma di avere semplicemente dei prezzi più bassi. Una di loro presenta chiari riferimenti al Comune di Roma anche nell'insegna. "Noi siamo un’impresa funebre che svolge servizi all’interno del comune di Roma, il comune come Roma Capitale non svolge più il comparto funerario" ammette al telefono un lavoratore di un'altra agenzia romana specificando che avrebbero solo dei prezzi più bassi rispetto ad altri competitor.

Il precedente

Il fenomeno è tutt'altro che nuovo ed è stato già sanzionato in passato. Nel 2024 infatti L'Autorità garante della concorrenza e del mercato ha definito l'operato di una di queste agenzie una "Pratica commerciale scorretta" e per questo le ha fatto una multa di 30mila euro. Ma l'effetto di questa sanzione non è stato quello (forse) sperato infatti sono ancora diversi i siti presenti e con diversi riferimenti al Comune di Roma e alla municipalizzata Ama.

Le risposte di Ama e del Comune di Roma

Dal canto suo Ama  S.p.A. ha avviato da tempo tutte le azioni a tutela della propria immagine per contrastare il fenomeno dell’utilizzo del logo aziendale da parte di alcune agenzie funebri per pubblicizzare le proprie attività commerciali. Nello specifico ha intentato causa contro due agenzie funebri, come hanno spiegato in una nota.

"Il contenzioso contro una delle due agenzie funebri è stato promosso per inibirne la concorrenza sleale sul mercato. Il procedimento giudiziario si è concluso con una sentenza con cui è stata accolta la domanda avanzata da AMA S.p.A., ed ordinato alla convenuta la rimozione del marchio e dei simboli riferiti all’Azienda. AMA S.p.A. ha poi intentato tre diverse cause contro l’altra delle due agenzie funebri interessate. La prima per inibirne la concorrenza sleale sul mercato che si è conclusa con l’accertamento della contraffazione del marchio di AMA S.p.A. e della concorrenza sleale posta in essere dall’agenzia funebre convenuta. Il Tribunale Ordinario di Roma, Sezione Specializzata per le Imprese, ha inibito all’agenzia funebre l’uso della scritta “ama” nonché l’uso dei simboli del Comune di Roma, ordinandone la rimozione. La seconda causa è stata promossa per ottenere la riscossione delle penali, poiché la controparte ha proseguito nella promozione della sua attività mediante l’uso del simbolo di AMA S.p.A. e di Roma Capitale, nonostante il Tribunale ne avesse vietato l’utilizzo. Anche in tale procedimento, il Tribunale Ordinario di Roma, Sezione Specializzata per le Imprese, ha condannato l’agenzia funebre. La terza causa, infine, è stata intentata per ottenere la rimozione delle promozioni pubblicitarie realizzate dall’agenzia funebre (cartelloni, manifesti, inserzioni pubblicitarie, sito web)".

Le fa eco l'assessora all'Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei Rifiuti Sabrina Alfonsi che definisce questa situazione "Un danno di immagine per Ama e anche per il Comune di Roma". La Alfonsi mette anche in guardia i cittadini affermando che "Il nuovo logo del Comune è molto distante da queste grafiche utilizzate da alcune agenzie funebri e quindi basta vedere la grafica nuova per capire che in realtà il Comune non c'entra niente".

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