A Latina esplode un’altra bomba, la terza in una settimana: l’ombra dei clan

Nella notte, intorno alle 2, una bomba carta è esplosa sopra una Smart Fortwo di proprietà di una donna. Era parcheggiata davanti alle cosiddette ‘Case Arlecchino' in via Guido Rossa, alla periferia di Latina. Si tratta del terzo ordigno esploso a Latina nel giro di una settimana. Il primo era scoppiato proprio davanti alle case Arlecchino, mentre un'altra bomba è esplosa domenica notte in via della Darsena, davanti all'abitazione di un uomo già noto alle forze dell'ordine. Questa notte sul posto sono arrivati i vigili del fuoco del comando provinciale e i carabinieri della compagnia di Latina. Le indagini sono ancora in corso, ma secondo gli investigatori le bombe esplose sono il segno visibile di una guerra sotterranea tra bande criminali per la gestione delle piazze di spaccio sul territorio.
Il 9 settembre scorso la sindaca di Latina, Matilde Celentano, aveva annunciato la convocazione del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica proprio per affrontare la situazione. Gli ordigni esplosi in città, aveva spiegato la prima cittadina, "rappresentano episodi di estrema gravità. Fortunatamente non si registrano vittime né feriti, ma quanto accaduto evidenzia con forza la necessità di mantenere alta l'attenzione e di contrastare con determinazione ogni forma di violenza e criminalità".
Secondo Domenico Pianese, segretario del sindacato di polizia Coisp, le notizie che arrivano da Latina dimostrano "in maniera inequivocabile che nella città è in corso una vera e propria guerra tra clan: non si tratta più di episodi isolati ma di una conflittualità endemica che affonda le radici nelle storiche famiglie criminali del territorio, dai Travali ai Di Silvio, e che oggi si intreccia con nuovi gruppi di giovani che cercano di farsi strada da soli, salvo poi essere rieducati a suon di pestaggi dal clan rivale".
"Accanto a queste realtà si muovono da anni i cosiddetti colletti sporchi – ha aggiunto -, persone del luogo che hanno saputo trasformare i propri affari in imperi economici, mascherando i guadagni illeciti dietro imprese e attività di facciata. E' una situazione esplosiva, le bombe che saltano in aria, le intimidazioni e le scorribande criminali dell'ultimo periodo dimostrano che la sicurezza dei cittadini e' estremamente a rischio. Non è più solo una guerra tra bande, ma un problema di ordine pubblico e di tenuta sociale del territorio".