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Roma: si stringe il cerchio attorno ai killer di Zhou e Joy. Caccia a due immigrati

L’identikit dei due killer di Zeng e della figlia di 6 mesi Joy è nelle tracce biologiche lasciate sugli oggetti (dai caschi al borsello) maneggiati dai due individui che “parlavano italiano ma forse erano europei dell’Est”, come rivelato dalla cinese sopravvissuta. Gli inquirenti stanno passando al setaccio tutte le piste.
A cura di Biagio Chiariello
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I killer di Zhou e Joy incastrati dal Dna

Gli assassini di Zhou e Joy, padre e figlia di sei mesi uccisi a Roma lo scorso 4 gennaio, potrebbero avere le ore contate. Gli inquirenti hanno per le mani il loro DNA rilevato dai carabinieri del Ris sui caschi lasciati dai due rapinatori sul luogo del delitto, dallo scooter utilizzato per la fuga -un “Honda Sh300”, rubato tre mesi fa – e dal borsello coi 16 mila euro in contanti, abbandonato (in via Ettore Fieramosca, zona Casal Bertone) perché sporco di sangue. E inzuppata di sangue era anche una maglia nera indossata da uno dei killer e recuperata accanto ai soldi.

Sono tanti gli oggetti e, quindi, le tracce lasciate dai killer. Una volta incrociate potrebbero condurre gli inquirenti a due giovani extracomunitari, con precedenti penali, che, con molta probabilità vivevano proprio a Torpignattara. «Parlavano romano o comunque dall'accento potrebbero essere dell'est Europa», ha dichiarato Liyan Zeng, che solo ieri ha saputo della morte dei suoi cari.

Rapina finita male o regolamento di conti? Le ipotesi del duplice omicidio di Roma

Come promesso dal Ministero dell'Interno, 130 tra carabinieri e poliziotti stanno dando la caccia ai killer. Decine e decine i palazzi, gli scantinati e le baraccopoli rivoltate da cima a fondo. E gli investigatori vagliano tutte le piste. Non solo quella della rapina finita male. Si indaga infatti anche sull'enorme giro di soldi che ruotava intorno al secondo lavoro di Zhou Zeng, che gestiva un money transfer nella Marranella. In particolare, gli investigatori vogliono sapere dalla donna sopravvissuta perché ha taciuto sulla ingente somma di denaro che il marito aveva con sé. E' probabile che i due killer, forse spacciatori, si erano rivolti al cinese per inviare all’estero gli introiti di attività illegali. Inoltr, le forze dell'ordine stanno cercando di conoscere i nomi di tutti i clienti del bar "New Cedrick" di cui Zeng era titolare. Altra ipotesi è quella del regolamento di conti; in ogni caso la testimonianza di Liyan sarà fondamentale.

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