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Rimborsi elettorali, la Lega rinuncia all’ultima tranche del 2008

Dopo lo scandalo dei fondi pubblici il consiglio federale della Lega ha deciso di rinunciare all’ultima parte di rimborsi elettorali invitando gli altri partiti a fare altrettanto.
A cura di Antonio Palma
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Dopo lo scandalo dei fondi pubblici il consiglio federale della Lega ha deciso di rinunciare all'ultima parte di rimborsi elettorali invitando gli altri partiti a fare altrettanto.

La svolta leghista dopo lo scandalo sui fondi pubblici del partito continua, non solo con la pulizia voluta da Maroni con la cacciata dell'ex tesoriere Belsito e della vicepresidente del Senato Rosy Mauro, ma anche con gesti e decisioni sorprendenti come la rinuncia all'ultima tranche dei rimborsi elettorali per le elezioni del 2008. Ad annunciare la nuova scelta del Carroccio il presidente dei deputati della Lega Nord, Gianpaolo Dozzo, che ha anche invitato gli altri partiti a fare altrettanto.

Una mossa per riconquistare la fiducia della base – Certamente una mossa a sorpresa che va a collocarsi nella nuova strategia leghista di riconquista della fiducia dell'elettorato rimasto notevolmente deluso dallo scandalo Belsito che ha coinvolto i vertici del Carroccio. Nuova strategia nel segno di Maroni e forse non a caso l'annuncio è arrivato proprio da Dozzo che ha sostituito uno degli esponenti del cerchio magico alla guida della Lega a Montecitorio.

La maggioranza parlamentare aveva proposto di congelare la tranche – Dell'ultima tranche dei rimborsi elettorali del 2008, una cifra intorno ai 100 milioni che lo stato deve ancora consegnare ai partiti, si parla da settimane con la riforma dei finanziamenti pubblici allo studio della maggioranza. Dopo il mancato accordo sulla questione, è stata avanzata la proposta di congelare la consegna della tranche, ma la Lega ha voluto anticipare tutti rinunciando alla somma ma anche chiedendo a "tutti i partiti di fare lo stesso, devolvendo tali somme in beneficenza o alle Ong".

Sull'ultima tranche dei rimborsi elettorali si è scatenato il dibattito politico – L'intenzione di rinunciare al rimborso elettorale infatti era già nell'area e auspicata più volte durante il dibattito sulla trasparenza dei bilanci dei partiti, ma con lo scandalo è stata accelerata la decisione finale.  La scelta della Lega è stata presa durante il lungo Consiglio Federale di giovedì, anche se resa nota solo ieri sera "per evitare eventuali strumentalizzazioni nei nostri confronti", come ha chiarito Dozzo, proprio in un momento dove in Parlamento si discute del rimborso ai partiti. E proprio sull'ultima tranche si sta animando il dibattito politico tra chi come l'Idv propone di destinarli al Ministero del Lavoro per risolvere i nodi della riforma, chi ad opere assistenziali e chi non vuol sentir parlare di rinuncia.

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