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Riforma costituzionale al rush finale: venerdì votazione finale

Altra lunga giornata di votazioni al Senato della Repubblica sul ddl costituzionale Renzi – Boschi: domani previste le dichiarazioni di voto finali.
A cura di Redazione
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Ore 20.20 – Si è conclusa la lunga maratona odierna al Senato sul disegno di legge costituzionale Boschi. L'aula di Palazzo Madama infatti ha terminato l'esame degli emendamenti e ha votato tutti gli articoli del testo che domani dovrebbe ricevere il via libera definitivo. La discussione sul ddl di riforma costituzionale si è concluso poco dopo le 19,30 quando è stato votato l'ultimo articolo del disegno di legge che è passato tra gli applausi della maggioranza. Nonostante le tensioni e gli scontri in Aula con il tentativo di boicottaggio delle opposizioni, la maggioranza quindi ha tenuto e il governo è riuscito nell'intento di rispettare la tabella di marcia prefissata che prevedeva il voto sul ddl Boschi per l'8 agosto.  Il presidente del Senato, Pietro Grasso, infatti ha annunciato che le dichiarazioni di voto per l'approvazione della riforma in prima lettura inizieranno domattina dalle 9,30, a seguire il voto finale.

Ore 19:00 – Termina l'occupazione dei banchi del Governo da parte dei parlamentari del Movimento 5 Stelle. Il senatore Cioffi ha spiegato che la protesta nasce anche dall'espulsione del collega Lucidi, per quella che viene considerata "l'ennesima violazione del regolamento in questi giorni". È ripresa così la seduta e il Presidente Grasso ha spiegato che il suo compito è semplicemente quello di far funzionare il Senato.

Ore 18:45 – Continua la protesta del Movimento 5 Stelle, con i senatori grillini che, approfittando di una pausa di 10 minuti concessa dal Presidente Grasso, hanno occupato i banchi del Governo, bloccando di fatto la discussione degli ultimi emendamenti al ddl costituzionale Renzi – Boschi. Si tratta di una forma di protesta già messa in atto durante la discussione sul decreto legge Imu / Bankitalia alla Camera dei deputati, che ha scatenato una feroce polemica soprattutto con i senatori del Partito Democratico.

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Ecco qualche testimonianza:

E la Moronese addirittura paragona il Senato a Gaza:

Mentre Marcucci "sfotte":

Si concluderà con una lunga maratona nella giornata di oggi, l'analisi degli emendamenti al disegno di legge costituzionale Renzi – Boschi al Senato della Repubblica. Sarà dunque rispettata, grazie ad un'ultima seduta fiume che non prevede un preciso orario di chiusura (e, indirettamente, anche grazie alla decisione del Movimento 5 Stelle di non partecipare ai lavori in segno di protesta), la tempistica prefigurata dalla conferenza dei capigruppo (su indicazione della maggioranza), con le dichiarazioni di voto che sono attese per la giornata di domani. Lo stesso Presidente del Consiglio Matteo Renzi potrebbe decidere di presenziare alle ultime fasi di voto già nel primo pomeriggio di oggi.

Dalle prime ore di questa mattina, dunque, sono riprese a ritmo serrato le votazioni degli emendamenti (ricordiamo che nel complesso la cifra degli emendamenti si avvicinava a quota 8mila, gran parte dei quali "cangurati"), con le opposizioni che, avendo esaurito i tempi, non sono riuscite ad intervenire per dichiarazioni di voto (e nemmeno per richiami al regolamento, come lamentavano i senatori grillini). Il Movimento 5 Stelle poi, dopo una prima fase di partecipazione alle votazioni, ha deciso di tornare ad astenersi dai lavori d'Aula, in segno di protesta contro la conduzione del Presidente Grasso.

Va ovviamente ricordato il secondo significativo passo falso del Governo, che nella tarda serata di ieri è andato sotto su un emendamento presentato dalla senatrice di Sinistra Ecologia e Libertà De Petris che "introduce nella Costituzione la competenza specifica delle Regioni sulle materie che riguardano la rappresentanza in Parlamento delle minoranze linguistiche". L'emendamento è passato a voto segreto, tra l'esultanza dell'opposizione e le tante perplessità della maggioranza (e nel Pd è sempre caccia aperta ai franchi tiratori).

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