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Ricerca Usa: “L’elisir di lunga vita potrebbe essere nel sangue dei 18enni”

La sperimentazione, presentata agli esperti della Society for Neuroscience a San Diego, in California, è partita sui topi, ma non si esclude che in futuro possa essere applicata anche agli uomini per rallentare gli effetti dell’invecchiamento.
A cura di Ida Artiaco
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Il segreto dell'eterna giovinezza potrebbe essere custodito nel sangue dei 18enni. In una serie di sperimentazioni, effettuate dall'azienda americana Alkahest e presentate nei giorni scorsi alla riunione annuale della Society for Neuroscience a San Diego, in California, si è infatti scoperto che iniettare questo tipo di plasma nei topi anziani ne rigenera il cervello, migliora le loro funzioni cognitive e li fa diventare addirittura più esuberanti, proprio come durante gli anni della gioventù. In altre parole, il sangue giovane e in buona salute potrebbe essere utilizzato per rallentare, o comunque invertire, gli effetti dell'invecchiamento. Come sottolinea la rivista specialistica New Scientists, si tratta ancora di una ricerca allo stato embrionale, ma non si esclude che in futuro possa essere applicata anche agli esseri umani.

Sono stati utilizzati per la sperimentazione topi di 12 mesi d'età, l'equivalente di una persona di 50 anni, quindi da considerarsi già anziani, con difficoltà motorie e della memoria. Tuttavia, dopo tre settimane di trattamento e l'iniezione giornaliera di plasma sanguigno, i ricercatori hanno notato un netto miglioramento di tutte le loro capacità: ricordavano meglio la strada dei labirinti, correvano senza problemi e intorno ad uno spazio aperto, proprio come quelli più giovani, oltre ad aver sviluppato nuove cellule nell'ippocampo, secondo un processo noto come neurogenesi.

Alcuni dei fattori che danno al sangue dei 18enni questo potere rigenerativo sono stati identificati, ma per il momento non saranno resi noti ed anzi i ricercatori di Alkahest continueranno i loro studi, che potrebbero in futuro aiutare a sviluppare trattamenti anti-invecchiamento ma anche contro l'Alzheimer. In realtà, alcune sperimentazioni del genere sugli esseri umani hanno già iniziato a testare questa ipotesi, come nel caso di Peter Thiel, miliardario impreditore tedesco ed ex co-fondatore di PayPal, che ha dichiarato di stare esaminando la "parabiosi", cioè l'unione naturale o chirurgica di due organismi in modo tale da farli condividere il sistema vascolare.

In questo caso, è la società Ambrosia che provvede alla ricerca, promettendo ben ottomila dollari a chi vorrà sottoporsi volontariamente al trattamento, nel corso del quale a individui sani 35enni o più anziani, viene fatta una trasfusione di plasma sanguigno di donatori che hanno meno di 25 anni. Gli effetti anti-aging, secondo gli scienziati, sono reali e potrebbero davvero portare l'umanità a scoprire l'elisir di lunga vita.

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