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Quando Autostrade finanziava la campagna elettorale della Lega e di molti altri partiti

Nel 2006, quando i Benetton studiavano la fusione di Autostrade per l’Italia con Abertis, la società concessionaria finanziò la campagna elettorale di centrodestra e centrosinistri e numerosi partiti politici per una somma totale di 1,1 milioni di euro. Anche la Lega venne finanziata con 150.000 euro.
A cura di Charlotte Matteini
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Autostrade per l'Italia finanziò il governo Renzi o il Partito Democratico? A quanto pare no, o meglio non esistono evidenze in merito e le accuse avanzate dal Movimento 5 Stelle e da Luigi Di Maio non troverebbero riscontro. Autostrade, però, in passato ha finanziato una serie di partiti politici e di campagne elettorali, tra cui precisamente quella della coalizione di centrodestra nel 2006. Come rivelato dal Fatto Quotidiano, in quell'anno, "mentre i Benetton studiavano la fusione di Autostrade per l’Italia con Abertis, la società finanziò la campagna elettorale di centrodestra e centrosinistra con contributi alle coalizioni e ai partiti per un totale di 1,1 milioni di euro. Una scelta forse legata alle autorizzazioni necessarie per il merger con Abertis che poi invece il governo di centrosinistra bloccò per decisione di Tommaso Padoa-Schioppa e Antonio Di Pietro".

Scrive Il Fatto Quotidiano:

Il presidente di Autostrade, Fabio Cerchiai, siede nelconsiglio della Fondazione Magna Carta di Gaetano Quagliarello. La compagnia è invece tra i soci diItalia decide, presieduta da Luciano Violante, un altro dei “s aggi”nom inati da Napolitano nel 2013. Atlantia, poi, finanzia l’Istituto Aspen guidato dall’ex ministro delle Finanze Giulio Tremonti. Per strizzare l’occhio almondo dei conservatori c’è la collaborazione con il meeting di Rimini di Comunione e liberazione, di cui Autostrade è official partner e i suoi vertici ospiti d’onore. Senza trascurare il centrosinistra: sempre Autostrade è stata sponsor di Vedrò di Enrico Letta.

Oggi un legame si mantiene con Volta, think tank di ispirazione renziana (è guidato da Giuliano da Empoli e Marco Carrai, due fedelissimi dell’ex premier): nel comitato editoriale troviamo Simonetta Giordani, che è anche responsabile della sostenibilità di Atlantia (e nominata dal governo Renzi nel cda di Ferrovie dello Stato).

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