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Puglia, la candidata al Senato di FI: “Noi donne a volte provochiamo la violenza negli uomini”

Maria Francavilla, candidata al Senato con Forza Italia nel collegio uninominale Puglia 7, ha dichiarato: “”Noi donne a volte provochiamo la violenza negli uomini e quindi è un tema da affrontare veramente con serietà”.
A cura di Davide Falcioni
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"Noi donne a volte provochiamo la violenza negli uomini e quindi è un tema da affrontare veramente con serietà". Sono le parole pronunciate da Maria Francavilla, candidata al Senato con Forza Italia nel collegio uninominale Puglia 7, nel corso di un'intervista rilasciata all'emittente Studio 100 a margine della presentazione di un libro di Barbara Benedettelli intitolato "50 Sfumature di Violenza. Femminicidio e maschicidio in Italia".

Naturalmente la dichiarazione della Francavilla non è passata inosservata e il gruppo tarantino di Non Una Di Meno, movimento contro la violenza di genere e maschile che sta preparando lo sciopero dell'8 marzo, che ha commentato. "La gravità delle sue affermazioni e la narrazione tossica che ne deriva  – scrive il gruppo –  rappresentano il terreno fertile per una cultura maschilista e machista che giustifica in qualche modo la violenza nei confronti delle donne, mettendo le vittime sotto giudizio. Non ci sono minigonne, atteggiamenti, sguardi o parole che giustifichino la violenza. Solo su una cosa possiamo dare ragione alla candidata: la violenza di genere è un tema da affrontare con serietà. Quindi è meglio che lei non metta più bocca a riguardo".

Critiche alle quali la Francavilla ha replicato con un post sulla sua pagina Facebook: "Chi mi conosce e chi mi sta conoscendo in questa campagna elettorale non avrà alcuna difficoltà a comprendere che tali affermazioni sono lontane da me anni luce. È stato ripreso il mio intervento mentre citavo le parole della Bendettelli come può confermare chi ha visto l'intervento integrale.  La mia storia racconta di una donna, madre e moglie che ha fatto il suo percorso, da oltre 30 anni lavoro nella pubblica amministrazione senza aver rinunciato alla famiglia e all'essere donna. Dispiace che una parte di sinistra radical chic faccia polemiche così false e che non hanno attinenza alla realtà. Posso candidarmi anche ad essere esempio di donna che non ha rinunciato alla propria strada. Alla propria realizzazione, alla propria carriera senza rinunciare ad essere madre e moglie. Ed oggi sono pronta anche a dedicarmi alla mia terra con impegno in politica. Questa è la verità, le chiacchiere – conclude – le lasciamo a chi predica bene ma poi si ferma alla prova dei fatti".

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