142 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Cafiero de Raho guida Procura nazionale antimafia: eletto all’unanimità

Il nuovo procuratore nazionale antimafia è Federico Cafiero de Raho, dopo il ritiro della candidatura del pg di Palermo Roberto Scarpinato. Oggi 8 novembre c’è stata la nomina da parte dl Csm del successore di Franco Roberti, attuale procuratore, che ha raggiunto l’età per la pensione.
A cura di Annalisa Cangemi
142 CONDIVISIONI
Immagine

Il nuovo procuratore nazionale antimafia è Federico Cafiero de Raho. Ieri il procuratore generale di Palermo Roberto Scarpinato aveva ritirato la propria candidatura. La decisione di Scarpinato è arrivata alla vigilia del voto del plenum, che oggi mercoledì 8 novembre ha designato il successore dell'attuale procuratore, Franco Roberti, che va in pensione per raggiunti limiti di età. Il plenum del Csm ha nominato all'unanumità il procuratore di Reggio Calabria Federico Cafiero de Raho, che già in Commissione aveva ottenuto il maggior numero dei voti.

Il passo indietro di Scarpinato è stato deciso per assicurare la nomina all’unanimità del nuovo procuratore nazionale antimafia, affinché avesse una piena legittimazione, necessaria visto il ruolo delicatissimo che ricopre nella lotta alla criminalità organizzata: la sua rinuncia ha evitato così la dispersione del voto dei consiglieri. Ragioni messe nero su bianco in una breve comunicazione che il Pg di Palermo ha inviato al Csm. I numeri non erano comunque dalla parte di Scarpinato, che è stato anche pm del processo a Giulio Andreotti. In Commissione aveva ottenuto solo un voto, quello dell'ex gip di Palermo Piergiorgio Morosini, e sembra che nemmeno tutto il gruppo di Area, a cui appartiene il consigliere, era pronto ad appoggiarlo in plenum.

Chi è il nuovo procuratore Antimafia? Napoletano, 65 anni, Cafiero de Raho ha una lunga esperienza nella lotta alla criminalità organizzata. A Napoli, ha fatto parte della Dda e ha ricoperto anche il ruolo di procuratore aggiunto, ha condotto inchieste contro la camorra e, in particolare, contro il clan dei Casalesi. Il suo nome è legato soprattutto al processo "Spartacus", nato dalle dichiarazioni del primo vero collaboratore di giustizia dei casalesi, Carmine Schiavone, e ritenuto dagli addetti ai lavori equivalente per importanza al primo maxi processo a Cosa Nostra. De Raho, passato nel 2013 al vertice della procura di Reggio Calabria, ha dato impulso alla cattura di latitanti di ‘ndrangheta, alcuni dei quali erano ricercati da circa 20 anni. Sotto la sua gestione, nel 2015 sono stati acquisiti 13 collaboratori di giustizia e 2 testimoni, un dato significativo in un territorio governato dall'omertà. Ha indagato anche su Cosa Nostra, in particolare sul cassiere della mafia Pippo Calò in relazione all'omicidio del fratello del giudice Imposimato. Si è occupato pure di terrorismo interno e a Reggio Calabria è l'esclusivo titolare delle indagini sul terrorismo internazionale.

142 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views