Presa a sprangate dal fratello per l’eredità, la figlia: “Mamma non morire”
“Forza mamma, ti aspettiamo a casa”. Barbara è la figlia di Antonietta Ficcadenti, la 58enne massacrata dal fratello Emidio per l’eredità. La ragazza è in attesa di notizie da parte dei medici. Nelle ore successive al dramma di Cupra Marittima (Ascoli Piceno), in località San Michele, ha ricevuto tantissimi messaggi di solidarietà e chiamate da parte di amici e conoscenti che la invitano a sperare e ad essere forte. “Ringrazio tutte queste persone – ha detto – chiedo loro di pregare affinché tutto vada bene”.
Antonietta, operaia di una ditta di pulizie, dopo essere stata brutalmente picchiata dal fratello, è stata subito ricoverata per le gravi lesioni riportate. Era andata a casa dell’uomo dove vive anche l’anziano padre. Lì è nata la discussione, poi degenerata in modo drammatico: dopo averla spinta a terra, ha afferrato una sbarra di ferro, lunga circa un metro con un diametro di circa 5 centimetri ed ha iniziato a colpire sulla nuca della sorella, sfondandole il cranio. Una volta rinsavito, è stato lui stesso a chiamare i soccorsi. Subito è stata sottoposta a un intervento della durata di oltre due ore e successivamente è stata trasferita nel reparto di Rianimazione dell’Ospedale Torrette. Attualmente si trova in coma farmacologico. Le ferite riportate dalla cinquantottenne sono molto serie e le sue condizioni di salute rimangono gravissime.
Suo fratello Emidio si trova invece rinchiuso nel carcere di Fermo con l’accusa di tentato omicidio aggravato: non è in isolamento ma che è comunque guardato a vista dagli agenti della polizia penitenziaria affinché eviti gesti inconsulti. L’attenzione su di lui è massima.