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Premio Campiello: ecco i nomi dei cinque libri finalisti della 57esima edizione

Oggi a Padova sono stati scelti i cinque titoli finalisti della 57esima edizione del Premio Campiello. Per il quinto titolo c’è stato bisogno di uno spareggio. La giuria, presieduta da Carlo Nordio, ha anche conferito il premio Opera prima dedicato agli autori esordienti ad “Hamburg” di Marco Lupo (edito Il Saggiatore).
A cura di Titti Pentangelo
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La finale del Premio Campiello, nel Teatro La Fenice di Venezia
La finale del Premio Campiello, nel Teatro La Fenice di Venezia

É stata scelta oggi a Padova la cinquina dei libri della 57esima edizione del Premio Campiello, uno dei più noti riconoscimenti del panorama letterario italiano che viene assegnato annualmente a un'opera di narrativa italiana edita nell'anno di riferimento. I cinque libri rimasti in gara sono:  "Il gioco di Santa Oca" di Laura Pariani (edito da La nave di Teseo), "La vita dispari" di Paolo Colagrande (edito Einaudi), "Carnaio" di Giulio Cavalli (edito Fandango), "Lo stradone" di Francesco Pecoraro (edito Ponte alle grazie), "Madrigale senza suono" di Andrea Tarabbia (edito Bollari Boringhieri). La cerimonia di premiazione finale sarà a Venezia sabato 14 settembre.

I cinque finalisti del Premio Campiello

Durante la votazione, avvenuta oggi a Padova, la giuria, presieduta da Carlo Nordio, ha indicato i cinque titoli finalisti del Premio Campiello. Nella prima tornata con sette voti è stato scelto "Il gioco di Santa Oca" di Laura Pariani (edito da La nave di Teseo), nella seconda tornata con sette voti "La vita dispari" di Paolo Colagrande (edito Einaudi) e con sei voti "Carnaio" di Giulio Cavalli (edito Fandango), nella terza con sei voti "Lo stradone" di Francesco Pecoraro (edito Ponte alle grazie). Dalla quarta votazione fino alla sesta non è venuto fuori nessun altro titolo, fino al ballottaggio finale con il voto decisivo finale del presidente Carlo Nordio che ha decretato con sei voti la scelta di "Madrigale senza suono" di Andrea Tarabbia (edito Bollari Boringhieri) superando per un voto "Il dono di saper vivere" di Tommaso Pincio (edito Einaudi). La Giuria ha poi conferito il premio Opera prima dedicato agli autori esordienti ad "Hamburg" di Marco Lupo (edito Il Saggiatore).

Il Premio Campiello: storia e modalità

Istituito nel 1962 da un'iniziativa degli industriali del Veneto, il Premio Campiello venne assegnato per la prima volta nel 1963 a "La tregua" di Primo Levi. Dal 1996 è stato istituito anche il premio Campiello Giovani riservato ai ragazzi di età compresa fra i 15 e i 22 anni per la scrittura di un racconto a tema libero in lingua italiana. Al premio sono ammesse soltanto opere di narrativa italiana (romanzi e racconti) pubblicate nell'anno di riferimento, niente saggistica. La modalità di premiazione è la seguente: la Giuria dei Letterati (composta da dieci lettori qualificati) sottopone dei testi alla Giuria dei lettori (composta da 300 lettori, di diversa provenienza sociale, età, cultura, professione e posizione sociale) incaricata di scegliere i cinque finalisti. Alla fine sarà la Giuria dei Letterati a scegliere il vincitore del Premio.

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