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Possibile presenta un esposto in Procura contro Salvini: “Alimenta clima d’odio contro i rom”

È stato appena depositato da Possibile un esposto contro il ministro degli Interni Matteo Salvini. La segretaria Beatrice Brignone: “Salvini fomenta una narrazione distorta, per cui se sei rom sei automaticamente un ladro. Nella storia tutte le schedature su base etnica sono state giustificate e autorizzate sempre con una motivazione ufficiale”.
A cura di Annalisa Cangemi
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È stato appena depositato dalla leader di Possibile Beatrice Brignone un esposto contro il ministro degli Interni Matteo Salvini: "Abbiamo deciso di presentare un esposto in Procura contro Matteo Salvini. Le parole sui rom possono essere considerati un deliberato atto di discriminazione per motivi razziali, etnici o religiosi. Con l'aggravante dell'uso di questi messaggi fatto sui social media: una diffusione rivolta a un'ampia platea e per questo ancora più pericolosa", ha spiegato la segretaria di Possibile.

Il vicepremier leghista ha annunciato la schedatura dei rom pochi giorni fa: "Al ministero mi sto facendo preparare un dossier sulla questione rom in Italia, perché dopo Roberto Maroni non si è fatto più nulla, ed è il caos. Ora è necessaria una ricognizione sui rom in Italia per vedere chi, come, quanti sono", spiegando che gli irregolari andranno espulsi ma che "purtroppo quelli italiani ce li dobbiamo tenere". Parole che hanno scatenato le polemiche e le reazioni del mondo politico a sinistra, e che hanno spinto lo stesso ministro del Lavoro Luigi Di Maio a prendere le distanze. Salvini, che ha poi parlato di semplice "censimento" e non più di schedatura, considera il provvedimento una normale procedura per la sicurezza e ricorda che in molti cimuni, anche guidati dalla Sinistra, è stato già attuato: "Come ministero siamo a disposizione di tutti i sindaci che vorranno aiuto su questo tema".

"Il censimento su base etnica è inammissibile– ha sottolineato Beatrice Brignone, contattata da Fanpage.it – Forse Salvini non lo sa, ma non tutti i rom sono ladri. Ce ne sono moltissimi che ricoprono anche ruoli istituzionali e non tutti vivono nei campi. Salvini fomenta una narrazione distorta, per cui se appartieni a quell'etnia sei un delinquente. Poi se gli italiani evadono le tasse ottengono condoni. Nella storia tutte le schedature su base etnica sono state giustificate e autorizzate sempre con una motivazione ufficiale. Come sta succedendo adesso. Domani potrebbe accadere con i gay o con una una persona con un orientamento politico di sinistra. Adesso ci aspettiamo una campagna d'odio contro di noi. Mi auguro che ci siano conseguenze anche sul piano giudiziario. Adesso Salvini non è più solo il segretario di un partito, ora è un ministro, ha una funzione pubblica, e dovrebbe rappresentarci tutti".

Brignone ha spiegato le motivazioni dell'esposto: "Ci stavamo lavorando nei giorni scorsi. Riteniamo che ci siano tutte le condizioni previste dal Codice penale. Da quelle dichiarazioni hanno avuto origine gravi episodi. Basti pensare a quelle persone che giravano con le pistole ad aria compressa al grido ‘Salvini, Salvini'. C'è un clima troppo esacerbato in questo momento, è pericoloso continuare con questi toni. E chi ci soffia sopra fa il male del Paese."

Nel testo viene specificato che si "ritiene sia stato violato l’art. 604 bis codice penale, che punisce ‘chi propaganda idee fondate sulla superiorità o sull'odio razziale o etnico, ovvero istiga a commettere o commette atti di discriminazione per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi'. 

"Non rilevano – continua ancora l'esposto – allo stato le successive puntualizzazioni, né rileva la probabilità o meno di un eventuale ‘censimento', per quanto effettuato utilizzando una diversa denominazione, la cui incostituzionalità e illegittimità è stata da più parti sottolineata, ma rileva la valenza specifica delle dichiarazioni, dei termini utilizzati, della loro diffusione sistematica e consapevole, nonché del rapporto diretto di causa-effetto fra le dichiarazioni come predisposte e diffuse, quindi propagandate, ed i commenti palesemente discriminatori e razzisti nei confronti dell’intera etnia Rom che ne sono seguiti'".

L'iniziativa è in linea con l'iniziativa di Leu, tramite Roberto Speranza, che ha denunciato il ministro degli Interni per il reato di istigazione all'odio razziale.

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